Noto, grande accoglienza a Conegliano per Corteo Barocco e Sbandieratori
Un bilancio più che positivo all’indomani del rientro in Città per le Autorità netine presenti in Veneto, il Sindaco Corrado Bonfanti, il suo Capo di Gabinetto e Responsabile grandi eventi Frankie Terranova, l’Associazione Corteo Barocco, con in testa il suo Presidente Corrado Di Lorenzo, e l’Associazione Musici e Sbandieratori Città di Noto, presieduta da Paolo Buccheri.
Nel fine settimana appena trascorso si è stati protagonisti nella città di Conegliano Veneto in occasione della tradizionale Festa dell’uva. Un evento, per intenderci, che vede la presenza di circa 100 mila visitatori l’anno nei tre giorni dedicati alle eccellenze vinicole ai prodotti agroalimentari in genere, caratterizzati da profondi elementi culturali, storici, e religiosi. Caratteristiche che ben si sono sposate con quelle del territorio netino rafforzando il gemellaggio tra Conegliano e Noto, una “comunione” che era già germinata nel maggio scorso in occasione del Gran Palio dei Tre Valli, svoltosi a Noto e dove il Corteo Storico de “La Dama Castellana” di Conegliano Veneto era stato gradito ospite fuori concorso. Da non sottovalutare lo scambio culturale sulle produzioni vitivinicole e agroalimentari grazie alla presenza, nello stand riservato esclusivamente alla Città di Noto, delle Aziende Mazzei Zisola, Planeta, Barone Sergio e Cantine Modica e di prodotti tipici come Nevola e Conserve Campisi. “Perché ad un evento al quale hanno preso parte oltre 100mila visitatori – aveva detto Terranova in sede di presentazione – Noto non poteva non fare la sua parte ed essere in prima fila per una grande vetrina come questa”. Si è stati dunque in prima fila a “raccontare” le sue bellezze e le eccellenze, così come sottolineato dal sindaco Bonfanti: “Questa manifestazione è stata l’esempio lampante di cosa significhi sinergia fra due realtà distanti ma poi sostanzialmente simili. Una sinergia dimostrata non solo a parole ma con i fatti. E i fatti hanno detto di una comunione d’intenti nella cultura, nelle tradizioni, nella voglia di mettere in mostra le proprie peculiarità per far sì che i rispettivi territori possano trarne beneficio. Il flusso di turisti che si è registrato in questi giorni è stato lo stesso che Noto ha avuto nei giorni del Palio, dell’Infiorata e di altre manifestazioni collaterali. Perché anche noi amiamo fare squadra e fare squadra significa mettere in campo le nostre eccellenze, rappresentate oggi dal Corteo Barocco e gli Sbandieratori, che con le loro performance riescono a portare in giro il nome di Noto per l’Italia e per il mondo. Questo è il marketing e le strategie di mercato che intendiamo noi, oltre al volontariato, alla gente che si mette al servizio delle istituzioni perché sia una intera comunità a beneficiarne”. “Esperienza altamente positiva sotto tanti punti di vista – ha aggiunto Sebastiano Puzzo, vice-presidente dell’Associazione Corteo Barocco -, soprattutto per l’Associazione Corteo Barocco che non è abituata a fare gemellaggi. E’ successo quest’anno col Palio dei Tre Valli di Sicilia che ha visto ospiti a Noto i figuranti della Dama Castellana e oggi con lo scambio di cortesie e la nostra presenza a Conegliano. Mi piace sottolineare l’accoglienza unica da parte dei coneglianesi, che ci hanno accolto con un calore commovente. Inoltre, abbiamo avuto una guida speciale, membro dell’Associazione Dama Castellana che non ci ha abbandonato un attimo nei tre giorni veneti: in un certo senso il nostro angelo custode. Poi, è da sottolineare il gemellaggio enogastronomico con la presenza dei produttori dei vini netini qui a Conegliano, con quelli che sono considerati dei veri maestri nel settore visto che il Veneto è per esempio la patria del prosecco”. Puzzo si è poi soffermato su quanto sia stata importante la collaborazione fra enti (impreziosita dalla presenza di Salvatore Sicari, netino ma da anni residente a Conegliano che ha fatto da trait d’union fra i due centri) per una kermesse che ha lasciato il segno: “Ed in particolare la lungimiranza del sindaco Bonfanti – ha detto Puzzo – che vede in questi rapporti fra istituzioni delle vere e proprie aperture del nostro territorio verso terre commercialmente più evolute e diverse da noi. E’ importante tessere dei rapporti, instaurare dei ponti con paesi diversi ma uniti culturalmente e umanamente”. Dunque con Conegliano non si chiude un ciclo, anzi il gemellaggio continua: “perché sono state gettate le basi per continuare un rapporto che questa amministrazione, checché se ne dica in giro, ha internazionalizzato attraverso eventi simili. Insomma un’ottica più larga e una visione sempre più ampia di come si amministra per il bene della città. Questo che volge al termine è stato un anno ricco di impegni per l’Associazione Corteo Barocco, con tante attività e interscambi con gruppi soprattutto regionali. Dobbiamo abituarci però a relazionarci in maniera più costante con tutti, il Corteo ne potrà beneficiare. A tal proposito, a breve, decideremo se rispondere positivamente o meno ad inviti che ci sono stati posti per nuove manifestazioni regionali”. Il Corteo Barocco è stato molto apprezzato a Conegliano, con i classici vestiti d’epoca e con le figure che oramai lo contraddistinguono: dai senatori al sindaco, dalla Badessa Rau al Ciantro Di Lorenzo, dalle dame alle coppie nobili. Un unicum che è stato un concentrato di emozioni, dal Duomo, per le vie della città veneta, fino a Piazza Cima, grazie anche alla presenza dei vigili del fuoco, della Dama Castellana stessa con i suoi figuranti, gli sbandieratori e i tamburini e con il gemellaggio con l’83° battaglione Guerra Elettronica di stanza a Conegliano Veneto che ha caratterizzato la giornata conclusiva della tregiorni veneta.
E.V.