Noto, Gullotta si presenta: “Prego, datemi del Leo”
“Prego, datemi del Leo”, si è presentato così l’attore Leo Gullotta ieri sera al Teatro “Tina Di Lorenzo”, lasciando vuote le sedie sul palco per raggiungere le persone in platea ed abbattere qualsiasi spazio tra il protagonista e il suo pubblico. E sarà questo anche stasera il leitmotiv dello spettacolo “Minnazza” che porterà in scena per il secondo appuntamento del cartellone “Palco centrale/non solo classici” a Noto. Come anticipato nella conferenza stampa di presentazione di tutta la stagione teatrale, il Sovrintendente e Direttore Artistico Salvatore Tringali aveva parlato di interessanti novità. Così ieri pomeriggio è stato organizzato proprio dalla Fondazione “Tina Di Lorenzo” e dall’Associazione Amici della Fondazione Teatro di Noto l’incontro con Leo Gullotta, con la sua storia personale e professionale, con il lavoro “Minnazza” per la regia di Fabio Grossi e le musiche di Germano Mazzocchetti, in programma, come detto, oggi, martedì 7 novembre, alle ore 20,45. Il pomeriggio ha avuto, però, sempre in Teatro un interessante momento con i giovani e giovanissimi del Lab-Oratorio Teatrale Sacro Cuore di Noto e il loro responsabile Giuseppe Spicuglia. La compagnia che da anni ormai si mette in luce per i lavori, sempre di qualità, ma soprattutto per la mission che ha più di un’importanza e di un riscontro sociale, si è esibita al cospetto dell’illustre ospite, seguita da una chiacchierata che non ha lasciato indifferenti. “Mi sono tolto il cappello davanti al lavoro, l’impegno, la passione di questo gruppo -ha sottolineato con grande entusiasmo Leo Gullotta-. Il teatro matura e dona a chi lo fa una marcia in più; il tetro è medicina per la mente”. L’incontro, guidato dalla Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Teatro di Noto, ci ha permesso di “incontrare” la persona, l’uomo Leo Gullotta prima che l’artista: “Rina Rossitto “Sono qui come amico e vorrei ringraziare per l’invito e l’opportunità. Fui contattato da Sabina Pangallo che venne a trovarmi, un vulcano di idee, progetti e d’entusiasmo che mi contagiò subito, ed eccomi qui”. Poi, come detto, incalzato dalle curiosità della Rossitto, condivise da tutti i presenti, Leo Gullotta ha parlato dei suoi inizi, degli insegnamenti del padre, della sua vita in sintesi: “Incontrai il teatro molto presto, ma fu per caso e con l’opera lirica; poi a soli 14 anni fui ammesso al CUT, Centro Universitario Teatrale, che vista la mia giovane età dovette per il saggio finale trovare un’opera che vedesse la presenza di un ragazzino. Caso volle che in sala era presente Mario Giusti che proprio in quegli anni stava lavorando all’apertura del Teatro Stabile, dove mi chiamò per recitare, e dove io restai per 10 anni”. Lì imparò la disciplina, le regole del Teatro, principi per cui ancora oggi si batte. “Lo spettacolo Minnazza – rispondendo poi ad una precisa domanda- nasce con la volontà, attraverso i preziosi scritti dei nostri illustri conterranei, di ritornare alle nostre radici, alla madre terra, bevendo e nutrendosi di latte materno. Immagineremo di trovarci tra amici in una terrazza siciliana tra i profumi e i colori della nostra terra”.
In sala era presente il Sindaco e Presidente della Fondazione Teatro “Tina Di Lorenzo” Corrado Bonfanti, oltre al Direttore Generale Urbano Pannuzzo, il Sovrintendente Salvatore Tringali e l’Assessore alla Cultura Frankie Terranova. “Sono davvero molto contento di incontrare Leo Gullotta prima dello spettacolo, ma soprattutto sono felice del pomeriggio che ha trascorso con i ragazzi del Laboratorio Teatrale del Sacro Cuore, che noi come Amministrazione seguiamo e supportiamo. Sono sicuro che è stato importantissimo, e ha dato loro un ulteriore slancio”. Poi il Sindaco Bonfanti ha sottolineato come la propria Amministrazione da sei anni investa moltissimo sulla cultura, e che uno dei primi atti compiuti fu proprio quello di “aprire” il Teatro alla Città di renderlo patrimonio di tutti, i giovani in primis. “In un panorama in cui, e non solo in Sicilia ma lungo tutto lo Stivale, la politica è ben lontana da teatri e cultura, ciò le fa onore- ha commentato Leo Gullotta-. Lei è una persona perbene ed intelligente con un compito difficilissimo, e sono proprio felice di averla conosciuta. Io ho avuto tanto dalla vita adesso e sono soddisfatto quando posso dare, soprattutto alla mia terra”. Un grande applauso dai presenti e l’arrivederci a stasera per lo spettacolo.
Emanuela Volcan