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Noto, in 12 rispondono al Bando, torna pediatria al Trigona?

Era il 2 marzo quando, concluso il turno alle ore 14, cessava di fatto l’attività dei reparti di Pediatria e Ostetricia – Ginecologia, al Trigona di Noto, dove, dunque, cessavano anche le nascite. Se non ricordate le vicende di quella mattina che vide anche la manifestazione di protesta organizzata dalla Rete civica della Salute per la zona sud della provincia di Siracusa potete rileggere il pezzo, https://www.srlive.it/noto-poca-gente-per-la-protesta-al-trigona/, ma in sostanza si riassume brevemente. Una penuria di pediatria (carenza e difficoltà di coprire i turni che si trascinava da un anno) poneva in serio rischio l’assistenza sanitaria a donne e bambini, a tal punto da rendere necessario il lancio di un bando di gara, scaduto poco prima della metà di marzo. Seguendo la mera cronaca dei fatti, e senza voler ipotizzare alcun retropensiero, registravamo le dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali, quelli di opposizione per intenderci, intenzionati a fare un civico consesso permanente in ospedale (proposta non presa in considerazione nella conferenza dei capigruppo tenutasi lunedì 11 marzo). Presente anche il Sindaco che brandendo la lettera del Direttore Asp Ficarra rassicurava tutti dichiarando “I reparti rientreranno entro 30 giorni, il resto sono processi alle intenzioni”.

E arriviamo all’oggi, 20 marzo 2019. In 12, medici Pediatri specialisti, hanno risposto al Bando e oggi, secondo i ben informati, si inizierà a formulare apposita graduatoria ed acquisire la disponibilità, successivamente saranno effettuate le procedure per l’immissione in servizio dei pediatri. I tempi non saranno inferiori a 15 giorni, la prima scadenza non verrebbe rispettata e slitterebbe alla seconda settimana di aprile.

Il ritorno dei reparti, viene sempre sottolineato dal Direttore Generale, è e resta solo momentaneo, perché al completamento dei lavori al Di Maria di Avola, tali servizi sono previsti lì e non a Noto. Soprattutto nel caso di Ostetricia e Ginecologia, ed ancor di più per il punto nascita, infatti dobbiamo parlare di urgenze ed emergenze potenziali, che richiedono (senza fare troppa filosofia) di servizi complessi, a maggior ragione dinnanzi alle nuove disposizioni riguardanti proprio i punti nascita. Nella nuova rete ospedaliera siciliana, giochi fatti e chiusi ormai da tempo, ricordiamo che al Trigona ci saranno soltanto Lungodegenza, Medicina riabilitativa e 20 posti di Rsa, poiché in eccedenza nella struttura di Pachino, in grado di ospitarne solo 45. Proprio in questo contesto prosegue anche l’attività della Rappresentanza sindacale Fials, nella persona di Adriano Formica, che dall’interno di quel grande scatolone vuoto che è diventato il Trigona rivendica il diritto di sistemazione e trasferimento di detti reparti ma anche i diritti dei lavoratori ex pediatria e ginecologia-ostetricia (timbratura cartellino, rimborsi benzina, etc).

Emanuela Volcan

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