Noto, in 18 dicono addio al partito di Forza Italia
Un nucleo che alle scorse amministrative aveva appoggiato la candidatura a Sindaco di Salvatore Veneziano e che all’annuncio dell’ingresso in Forza Italia di Corrado Bonfanti ha atteso qualche giorno prima di prendere la parola, ma soprattutto, prima di uscire dal partito di Silvio Berlusconi. E proprio al leader degli “azzurri” è stata inviata questa lettera: “Abbiamo appreso dalla stampa che Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, alcuni suoi assessori ed alcuni consiglieri comunali, nella loro vita distintisi unicamente come turisti della politica, sono stati entusiasticamente accolti all’interno di Forza Italia”.
Si contestano i modi, il non coivolgimento della base, e non soltanto in questa occasione, la missiva continua infatti così: “Ciò è stato fatto con metodo proconsolare, senza consultare la base, da un commissario provinciale, l’ex senatore Bruno Alicata, non eletto da nessuno come indica il nome della carica che ricopre, e dall’on. Stefania Prestigiacomo, deputata a vita per grazia ricevuta. Con lo stesso sistema, qualche mese addietro, era stato ammesso e premiato con la candidatura alla Camera della nuora, l’on. Pippo Gennuso, persona nota a livello regionale e nazionale per essere protagonista di inquietanti vicende processuali”. Ripercorrendo poi gli ultimi anni si specifica: “Forza Italia (all’epoca PDL) nelle elezioni amministrative del 2011 ha fatto parte integrante della coalizione che sosteneva la candidatura a sindaco di Noto dell’avv. Raffaele Leone e che si contrapponeva a Corrado Bonfanti. Sottoscrisse un programma alternativo a quello di quest’ultimo. Nelle elezioni amministrative del 2016 è stata vicina al prof. Salvatore Veneziano, ancora una volta in contrapposizione a Corrado Bonfanti. L’attuale sindaco, dopo aver inutilmente ricercato una “sicura” candidatura per le recenti elezioni politiche nelle liste del PD, a distanza di qualche mese ha scoperto di essere uomo di centro destra e di potersi quindi accasare in Forza Italia. La coerenza non manca né a lui, né a chi gli ha aperto le porte”. In sostanza si pone l’interrogativo sulle politiche portate avanti sino ad oggi da Bonfanti e dalla sua Amministrazione e di come possano combaciare con quelle portate avanti da Forza Italia, delle due l’una o l’attuale Sindaco cambia la propria azione o lo fa il partito? In ogni caso per i 18 firmatari della lettera “l’ingresso della corte di Bonfanti ci rende impossibile continuare a restare in Forza Italia. Noi e lui siamo incompatibili”. E la missiva entra nello specifico: “In primo luogo per la questione morale. Al riguardo ci asteniamo dal dire qualcosa di nostro, perché assumerebbe il tono di una scontata denigrazione di chi è e resta un avversario politico. Ci rifacciamo a quello che ha scritto Paolo Borrometi nel suo recente libro “Un morto ogni tanto”. Ma, senza trascurare ciò, siamo incompatibili a causa di una diversa cultura politica. Bonfanti è nemico delle attività imprenditoriali ed insegue ogni forma di demagogia, da quella ambientalista a quella dell’immigrazione illegale. Durante i suoi due mandati, ha tartassato gli imprenditori. Citiamo a titolo di esempio l’elevatissima tariffa per il servizio rifiuti, che ha imposto loro, e la tassa di soggiorno. Noi siamo a favore delle imprese (s’intende quelle oneste), perché costituiscono la sola realtà che crea progresso e lavoro. Bonfanti da otto anni non riesce a portare a termine la revisione del PRG. Lo dobbiamo ringraziare per la sua incapacità. Meglio che non lo faccia, dato che le ipotesi di nuova disciplina del territorio in circolazione sono gravemente penalizzanti per le attività produttive. Nonostante l’elevatissima TARI, ha condotto il Comune in uno stato di dissesto strisciante, tanto è vero che non è ancora riuscito a portare in Consiglio Comunale il conto consuntivo del 2017.
Mentre fa l’ambientalista per smania di notorietà, tollera ogni forma di abusivismo, da quello commerciale a quello edilizio, perfino all’interno del centro storico UNESCO e attorno al palazzo municipale. Noi lottiamo affinché vengano rimossi gli ostacoli inutili o ideologici che impediscono alle persone di lavorare legalmente, ma vogliamo che sia repressa ogni forma di abuso. Piuttosto che occuparsi dei servizi per i cittadini, Bonfanti vuole riempire la città di clandestini”. Come si ricorderà fu uno dei Sindaci presenti al porto di Siracusa per reclamare il permesso di attracco alla SeaWatch 3, in palese contrasto con il Ministro degli Interni che, fino a prova contraria, resta alleato di Berlusconi in tutte le tornate elettorali. Pertanto, in una visione globale dell’azione politica di Forza Italia, nella lettera viene espressamente detto: “Ci chiediamo se tutto ciò corrisponda al pensiero di Forza Italia. Avevamo ritenuto di no. Per tale ragione credevamo che quella fosse la nostra casa. Dobbiamo prendere atto che così non è e siamo costretti a lasciare il Partito, dopo anni di militanza, convinti come siamo che i consensi si conquistano con le battaglie politiche, non raccattando questuanti di candidature o detentori di pacchetti di voti”. Firmata da Raffaele Leone, Salvatore Veneziano, Corrado Calogero, Antonino Di Paola, Corrado Rau, Veronica Filingeri, Vincenzo Leone, Salvatore Lanteri, Carmelo Bellia, Andrea Catania, Lucia Latina, Concetta Rizza, Paola Leone, Salvatore Leone, Federica Basile, Agatino Rosa Calamaro, Benedetto Leone, Vincenza Alì.
E. V.