Noto, in archivio il progetto “Scarpe rosse”
In archivio il progetto “Scarpe Rosse” presentato dall’Associazione CulturArte, presieduta da Valentina Mammana, artista che ha ideato e curato in prima persona la grande installazione esposta nell’atrio di Palazzo Nicolaci. In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, e all’interno di Volalibro, Festival della cultura per ragazzi, l’evento è stato sposato dall’Amministrazione Bonfanti, con il suo Assessore alle Pari Opportunità, Cettina Raudino, e finanziato dal Centro Giovanile “Teresa Schemmari”, grazie al settore Welfare, ed alla sinergia con l’Istituto “Matteo Raeli”, il dirigente e i docenti. É stata una settimana di riflessione e sensibilizzazione: ” Il bilancio è estremamente positivo – dichiara Valentina Mammana- penso e credo che l’obiettivo sia stato raggiunto, che era quello di dialogare, sul tema, con le giovani generazioni. Innegabile l’apporto degli Istituti netini ma anche delle scuole presenti in Città per Volalibro, e sabato mattina, ultimo giorno del progetto, abbiamo contato quasi cento scarpe ed una ventina le classi che sono venute all’installazione, dalle elementari alle superiori”. Non solo studenti, però, ma anche visitatori e turisti incuriositi da questo pannello, 3 metri per 2, che campeggiava nell’atrio di Palazzo Nicolaci, lanciando il suo personale ed intenso messaggio contro la violenza sulle donne. “Una poesia di Vincenza Bifera, presente nell’antologia Inchiostro ed anima, dal titolo “Ho danzato con un drago”, che ho inciso in tante lingue. Ogni età ha avuto una reazione diversa; i piu piccoli chiedevano del drago, perchè loro sanno che è un animale che non esiste, e così abbiamo spiegato loro che in questo caso si tratta di una persona cattiva, che fa del male, che fa della violenza. Abbiamo risposto a tutte le loro curiosità grazie anche al lavoro fatto in classe dalle insegnanti, ed anche in questo caso è stato raggiunto l’obiettivo di aver coinvolto altri adulti. Gli adolescenti erano molto incuriositi dall’opera in se e dall’eventuale mio coinvolgimento diretto nel tema specifico. Si parla spesso e con superficialità dei giovani, io ho incontrato in questa settimana tanti ragazzi e ragazze attenti ed interessati, e che già a scuola avevano organizzato, di loro iniziativa, dei momenti di confronto”. Non solo studenti abbiamo detto, ma anche semplici visitatori e turisti che hanno potuto apprezzare la poesia perchè incisa anche nella loro lingua. “C’è un episodio, però, che vorrei raccontare. Una mattina mi sono dovuta allontanare per qualche minuto dall’installazione, quando sono tornata ho trovato un nuovo paio di scarpe rosse sulla panca. Ho chiesto se qualcuno avesse visto e mi hanno riferito di una signora, evidentemente commossa, che le ha poggiate li e dopo qualche momento di esitazione è andata subito via. Insomma il problema esiste e anche se non lo vediamo in modo tangibile è più vicino di quanto pensiamo. Le esperienze e le emozioni di questa settimana con “Scarpe Rosse” mi confermano che attraverso l’arte possiamo raggiungere il cuore e le coscienze di molti”. E così è tempo già di pensare al 2015. “Non mi piace ripetere le cose, ma il viaggio di Scarpe Rosse continuerà, se pur in altra forma, riprenderà vita”. Intanto, però, avremo nuovamente la possibilità di ammirare l’opera di arte contemporanea di Valentina Mammana a TonnArte 2014, in programma a Marzamemi dal 23 al 30 dicembre .