Noto, in scena quattro atti unici dall’univoco consenso
Nuovo appuntamento alle porte con il cartellone di Esplora, palcoscenico contemporaneo al Tina Di Lorenzo, allestito da Ave Fontana, Salvo Gennuso, Sabina Pangallo e Salvo Tringali, domani, venerdì 10 aprile, alle ore 20,45.
L’opera di Annibale Ruccello, con Gianluca Cesale e per la regia di Roberto Bonaventura, porta sul palco quattro brevi atti unici riscuotendo consensi della critica e del pubblico unanimi. ” “Ferdinando”, “Le cinque rose di Jennifer” sono i titoli più noti di un autore italiano di culto, Annibale Ruccello, scomparso nel 1986, a soli trent’anni, in un incidente stradale, che spezzò quella che già era una grande carriera di drammaturgo. – ci spiegano gli organizzatori- Il Castello di Sancio Panza, propone l’ultimo testo dell’artista campano: Mamma, piccole tragedie minimali, quattro brevi atti unici. La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo, e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire, cambiare. Al centro di tutto è il sentimento di madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco. Quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo, a interpretarle.I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello, rappresentante di quella generazione del “nuovo teatro napoletano” che ha aspirato ardentemente alla creazione di una scrittura scenica, fortemente legata alla realtà, ma al tempo stesso capace di rivelare l’aspetto umoristico e ironico anche all’interno di situazioni tragiche”.