Noto, interessanti scoperte nella grotta all’Eremo di San Corrado
La Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio ha ospitato la conferenza stampa che ha illustrato l’intervento di restauro conservativo dei dipinti parietali della grotta di San Corrado al Santuario di San Corrado Fuori le Mura. Il primo a prendere la parola è stato Salvatore Maiore, direttore dell’ufficio Diocesano dei Beni culturali Ecclesiastici: “Stiamo presentando il restauro della parte centrale della parete della grotta di San Corrado, e non si tratta di un evento isolato perché si inserisce in una serie di altre iniziative tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 per la celebrazione del quinto centenario della Beatificazione di San Corrado. Dopo il 19 febbraio scorso infatti, abbiamo allestito nella chiesa di San Domenico una mostra sulle stampe antiche di San Corrado, c’è stato poi concerto ad hoc in Cattedrale, mentre durante l’Infiorata si è svolta una mostra su San Corrado con documenti risalenti dal 1500 allo scorso secolo; non dimentichiamo inoltre momenti didattici vari e infine pochi giorni fa, è stato completato il restauro dei dipinti della grotta di San Corrado ed è stato concluso il rifacimento del viale di ingresso del Santuario di San Corrado (inaugurato ieri, domenica 29 maggio, n.d.r.). Tutte iniziative portate avanti grazie alla collaborazione tra la Diocesi e l’Amministrazione comunale”. E a conferma di ciò l’intervento del Vescovo della Diocesi di Noto, Monsignor Antonio Staglianò:
“Quando c’è una sinergia operativa tra Diocesi e Comune, si arriva a risultati come questi. Ognuno con le proprie responsabilità e competenze, ma per un bene comune, che è quello di Noto. E’ ciò che ho inteso quando mi sono insediato in questa comunità e devo dire che con molti sindaci del territorio, Noto e Modica in particolare, è stato possibile realizzare diversi obiettivi, resi poi possibili grazie anche all’inserimento di maestri come Marcello Lo Giudice”.
Artista di fama internazionale che con un grande gesto ha deciso di finanziare il restauro: “Sono stato scelto a caso dal destino per aver potuto dare questo contributo, sono legato a Noto perché mi sono sposato in questa splendida Cattedrale e avevo il dovere di donare qualcosa a questa città”. E il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti ha subito specificato: “Questa terra che non ti ha mai visto come uno straniero, e subito si è creata un’importante sinergia tra noi ed è stato possibile realizzare un restauro importante per tutta la nostra comunità e per aumentare il già prezioso patrimonio oggetto di un turismo religioso sempre più crescente. C’era in tutti noi la volontà di capire cosa ci fosse dietro questa parete e la curiosità legata all’arte ci ha portato a questo straordinario risultato”.
Reso possibile grazie a tante componenti, come quella determinante del restauratore Luciano Bombeccari dopo l’approvazione da parte della Soprintendeza: “Quando cominciai questi lavori a settembre, il sindaco mi disse: “Avrai tanti occhi puntati su di te”. Tanta pressione ma anche analogo stimolo per l’onore nel poter restaurare la casa del Patrono. Ho fatto una sorta di pulitura meccanica inizialmente durante la quale comparivano dei volti, delle mani, quindi ho proseguito con una pulitura chimica che mi ha permesso di intravedere altri volti di personaggi che affiancavano la Vergine Maria con un bambino sulle ginocchia, il piccolo Cristo. Sotto alla figura della Vergine la scritta: “Santa Maria d’Armi”.
Si tratta di immagini che per 500 anni sono rimaste nascoste: quindi dovevo risolvere le mancanze con una tecnica particolare, ricostruendo il tessuto cromatico e non mi potevo limitare solo alla nicchia. Così andando avanti ho scoperto tutto il resto e la convinzione che uno di quei volti abbia ricalcato una chiara fisionomia corradiana; in basso, poi, ecco una figura animalesca che rappresenta un incendio, un atto doloso ma questa lettura la lascerò agli storici dell’arte e allo stesso vescovo per una interpretazione teologica. E’ stato bello aver potuto lavorare anche con la collaborazione delle scuole, con visite guidate durante i vari step dei lavori”.
E anche in questo caso si sono innescate positive sinergie; grazie al dirigente scolastico dell’istituto “Matteo Raeli”, Concetto Veneziano, che è intervenuto in conferenza stampa: “Il nostro istituto – ha concluso il dirigente – ha stipulato sempre delle convenzioni con Comune e Diocesi proprio per fare in modo che i nostri ragazzi possano arricchirsi attraverso attività extra-didattiche riscoprendo la storia del nostro territorio e di San Corrado”. A dimostrazione di quanto sia forte il legame tra il Santo Patrono, della città e della Diocesi, e la comunità senza distinzione d’età.