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Noto, la Funzione Pubblica si mobilita per l’Agenzia delle Entrate

La Fp Cgil di Siracusa e la Camera del Lavoro di Noto esprimono netta contrarietà alla decisione della chiusura degli uffici dell’Agenzia delle entrate della città di Noto da parte dei vertici dell’Amministrazione. “Non ci convince neppure la proposta di trasformare l’Ufficio di Noto in un semplice sportello di ricezione degli atti perché tale soluzione umilia il territorio ed i cittadini netini in quanto ogni tipo di contestazioni e chiarimenti su notifiche o cartelle fiscali andrebbe comunque discussa presso la sede provinciale di Siracusa -dichiarano all’unisono Franco Nardi, Segretario Provinciale, e Salvo Boscarino, Segretario Camera del lavoro di Noto-.  Una decisione assunta dal Governo Nazionale  in esecuzione del piano di razionalizzazione delle spese per immobili in locazione previsto dalla spending review”. La Fp Cgil di Siracusa e la Camera del Lavoro di Noto  sono decisamente e fortemente  schierate, inoltre, a fianco degli oltre 40 dipendenti dell’ufficio di Noto e dei cittadini del territorio. “Dopo la chiusura degli uffici delle sezioni staccate dei  Tribunali Noto ed Avola si assisterebbe per l’ennesima volta  a un arretramento dello Stato sul territorio, con pesanti ricadute in termini di lotta all’illegalità e di qualità dei servizi ai cittadini. Con le sue politiche scellerate, il Governo sta mettendo a repentaglio l’efficienza e l’efficacia della Pubblica amministrazione. Riteniamo che la decisione del Governo nazionale di  Chiudere oltre 50 uffici territoriali in tutto il territorio italiano sia una scelta scellerata e darebbe un duro colpo all’azione finanziaria della pubblica amministrazione che è strategica per gli interessi del Paese. Non possiamo accettare – proseguono nel duro comunicato firmato a due mani-, altre mortificazioni, specie dopo la chiusura degli Uffici Territoriali delle città di   Augusta e Lentini (quest’ultima avvenuta appena qualche mese fa).  Bisogna porre fine a questo palese arretramento e abbandono dello Stato dal nostro territorio. Bisogna, al contrario di quanto sta avvenendo, intensificare i presidi di legalità in contrapposizione all’alto indice di criminalità che caratterizza le nostre zone”. L’Ufficio di Noto copre un vasto bacino d’utenza (Rosolini, Avola, Pachino, Portopalo) ed è un vero riferimento per tutto il comprensorio posto a Sud della città di Siracusa. La trasformazione dell’Ufficio di Noto  ridurrebbe drasticamente i servizi ai cittadini e agli operatori del settore che sarebbero costretti a recarsi presso la sede provinciale di Siracusa, con un aggravio di costi e disagi.
“Ci sarebbe da interrogarsi sulla convenienza di tale scelta – concludono Nardi e Boscarino-. Riteniamo ancora che la spending review, con lo scopo di contenere i costi e tagliare gli sprechi, non possa non tenere conto delle esigenze di un intero territorio. Il territorio di Noto non  può essere umiliato proprio da quello Stato che dovrebbe garantire e tutelare i propri cittadini. Non ci convince neppure la ventilata soluzione sulla possibilità di un immobile pubblico che il Comune di Noto potrebbe mettere a disposizione gratuitamente per salvare la chiusura dell’Ufficio Territoriale poiché  ad oggi  la Direzione Nazionale delle Entrate sembra non aver ancora espresso alcuna posizione su tale  possibilità. La Fp Cgil di Siracusa  e la Camera del Lavoro di Noto  auspicano  che le rappresentanze politiche regionali e nazionali assumano, senza alcuna timidezza, una forte posizione su tale vicenda  intervenendo, con forza, a difesa del territorio di Noto  e delle popolazioni della zona Sud della provincia.
Manterremo alta l’attenzione sulla vicenda e non escludiamo azioni di lotta e di forte protesta coinvolgendo anche la cittadinanza  di Noto”.

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