Noto, la coalizione Bene Comune critica il Piano delle Opere Triennali
Martedì 27 settembre si è svolta la seduta di Consiglio Comunale con 5 punti all’ordine del giorno e l’ultimo si riferiva allo schema di programma triennale delle opere pubbliche anno 2016-2018, illustrato in aula dall’Assessore Corrado Frasca ed alla cui votazione i consiglieri della coalizione Bene Comune presenti, Pintaldi e Rosa, si sono astenuti. Oggi il gruppo politico guidato da Corrado Figura interviene con un comunicato che riportiamo di seguito; “E’ chiaro che il “Piano triennale delle Opere Pubbliche” è un documento indispensabile per predisporre il bilancio di previsione, ma dovrebbe essere un atto fondamentale per disegnare lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità , invece diviene un vero e proprio il libro dei sogni , così come confessato in consiglio dall’assessore Frasca, dove ci sono scritte tante cose e poche se ne faranno. Inoltre se entriamo nello specifico di questo “Piano triennale delle Opere Pubbliche” notiamo che alcune opere che sono in fase di realizzazione avvengono indebitando il Comune contraendo mutui che graveranno sulle tasche dei nostri concittadini e delle generazioni future. Noi riteniamo una cosa buona e giusta agire recuperando, con la progettualità, i finanziamenti europei. Fino all’ultimo consuntivo 2014 si sottolineava questo aspetto che il Comune di Noto continua ad avere una spesa corrente molto alta che ha portato a ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali , mese di settembre c.a. non erogato , e ritardi nei pagamenti nei confronti delle ditte che prestano servizi ed opere per il comune.
Una novità che notiamo in questo “Piano triennale delle Opere Pubbliche” è l’inserimento della finanza di progetto per quanto riguarda la gestione degli impianti di illuminazione del Comune , che dovrebbe rappresentare un opportunità per la città , diminuendo i costi di gestione per l’ente e quindi per i nostri concittadini, invece diventa un aggravio di spesa per tutta la collettività. Infatti si attribuisce per decenni la gestione degli impianti di illuminazione del Comune per migliaia di euro l’anno con la condizione di sostituire gli impianti con luce a led. Ma ci chiediamo ma come si fa a calcolare il costo futuro della tecnologia per l’illuminazione, quando 5 anni fa una lampadina a led costava € 20 , nel 2015 € 9 ed oggi costa €. 4 ????? – conclude il comunicato-. Pertanto riteniamo che questo “Piano triennale delle Opere Pubbliche” non solo è un libro dei sogni ma comporterà un aggravio di spesa per tutta la collettività senza realizzare quelle opere necessarie che potrebbero dare uno sviluppo economico e sociale alla nostra città”.