Spettacolo

Noto, la crisi matrimoniale e le sue “impossibili” soluzioni nell’opera dello spagnolo Campillo

Una nuova storia, assolutamente contemporanea è stata raccontata ieri al Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto all’interno del cartellone della stagione classica 2016-2017, che sta volgendo al termine. Un atto unico, della durata di un’ora e dieci, di Manuel Giliberti che ha adattato “Salvem les balenes” (Salviamo le balene) dell’attore-autore spagnolo Ivan Campillo, campione d’incassi nella penisola iberica. “Matrimoni ed altri effetti collaterali” ha dunque portato in scena la crisi di coppia, marito e moglie da 9 anni e senza figli, con un po’ di sana ironia e di esasperazione dei piccoli difetti di entrambi. Ma i due bravissimi Annalisa Insardà e Carlo Ferreri devono anche affrontare l’ingombrante madre di lei, Giovanna-Jane (come Jane Fonda), interpretata da una spumeggiante Mita Medici, al secolo Patrizia Vistarini, cantante ed attrice di Roma davvero in gran forma. Un ruolo divertente, quello della “rossa”, che da mamma ex sessantottina cerca continuamente un rimedio ai “problemi di coppia” (leggasi mancanza di prole, e non solo) della figlia. Ecco allora arrivare all’interno della storia un operaio che ripara serrande, il giovane e affascinante Vladimir Randazzo, coinvolto suo malgrado nei piani di mamma Jane, e che non sappiamo sia proprio lui a “risolvere” effettivamente la situazione. L’autore, infatti, lascia agli spettatori la possibilità di decidere come torni il sereno in casa: trionfa l’amore e la passione, sopiti ma mai finiti? Oppure l’elemento di disturbo è la soluzione? Piacevole commedia, non senza delle sfumature amare sulla condizione dell’uomo e della donna oggi, ai quali si chiede di essere sempre all’altezza delle richieste della società, della famiglia, e di se stessi: e pertanto, forse, occorre trovare altrove il proprio equilibrio.
 
Emanuela Volcan  

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