Noto, “La sanità ai tempi di Bonfanti”
Corrado Figura leader della coalizione Bene Comune, dopo i lavori consiliari di ieri sera, scrive alla città. “Inutile girarci intorno, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: il ridimensionamento dell’Ospedale Trigona di Noto è frutto dell’accordo sulla rifunzionalizzazione siglato dal Sindaco Bonfanti nel settembre 2015, e le chiacchiere profuse ieri nel corso del consiglio comunale lasciano il tempo che trovano. Consiglio tra l’altro convocato disattendendo la richiesta dei consiglieri di opposizione che lo avrebbero voluto in uno spazio ben più ampio dell’aula Corrado Passarello, ed aperto alla cittadinanza che avrebbe così avuto la possibilità di intervenire piuttosto che ascoltare in silenzio gli interventi. Ed ha ascoltato il pubblico le parole del Sindaco di Avola Cannata che carte alla mano ha costretto Bonfanti a confessare la sua sciagurata approvazione del piano. Ha capito il pubblico che Bonfanti nella migliore delle ipotesi mette in campo una politica autolesionistica per un’intera comunità e per le città confinanti come ben argomentato dal consigliere Pietro Rosa. Tutto scritto insomma, perché se anche ostetricia e ginecologia dovessero tornare al Trigona sarebbe per un breve lasso di tempo, e cioè fino a quando non saranno terminati i lavori al Di Maria di Avola. Ed altri reparti andranno via perché l’uomo dell’#avanziamo, il signore che siede nello scranno più alto di Palazzo Ducezio così ha determinato. Ponga fine Bonfanti alla sua sciagurata governance, e valutino i Consiglieri tutti la possibilità di una mozione di sfiducia. Perché l’azione del primo cittadino in altri tempi sarebbe stata tacciata di alto tradimento, e tutto si può sopportare ma non il tradimento”.