Cultura

Noto, la sicilitudine della Fidapa

Con il termine sicilitudine l’immenso Leonardo Sciascia intendeva parlare della nostra bella terra come metafora del mondo intero, e di una identità, quella siciliana, che è si insulare, ma di un’isola senza confini geografici e giurisdizionali; i siciliani che sanno essere duri, aspri, severi, come la propria terra, ma soprattutto accoglienti ed ospitali. Deve essersi ispirata a questi principi la Presidente della Fidapa di Noto Cetty Amenta, di fresca nomina, quando ha pensato di organizzare una serata dove gli ingredienti fondamentali sono stati, appunto, tutti sotto la bandiera della “sicilitudine”. Immersi nello splendido e rigoglioso territorio di Noto, poco fuori la città, in uno degli agriturismi più conosciuti le fidapine e le loro famiglie si sono riunite per trascorrere un momento conviviale dove musica, spettacolo e buon cibo sono stati protagonisti.

“Sono molto contenta di essere riuscita ad organizzare questo momento e di aver ricevuto da tutte voi piena adesione, segno che l’idea è stata gradita e che, dunque, siamo sulla buona strada – ha esordito la Presidente-. Un momento per stare insieme e per annunciarvi anche che il prossimo mese di marzo sarà ricco di novità, a partire dall’ingresso di nuove socie”. Un saluto iniziale nel quale non si è mancato di ricordare importanti appuntamenti che la città sta vivendo in questi giorni; segno di un’attenzione costante a quanto accade nella propria comunità ed un appello a viverla questa città, approfittando di ogni interessante iniziativa. “Cantu e cuntu”, grazie all’interpretazione di Santinella Ferla accompagnata alla chitarra da Tino Nastasi, ha poi aperto la serata in musica, seguita da Giuseppe Montalto che ha interpretato un pensiero di Gesualdo Bufalino; nuovamente con i canti siciliani grazie a  “U pumu” ed alla filastrocca dei contadini “Signuruzzu, chiuviti chiuviti”. La serata tra gustosissime portate della migliore tradizione siciliana è proseguita con nuove performance, non senza dei momenti di riflessione come quella proposta dalla giovane Santinella Ferla sulla figura di Rosa Balistreri, che riesce ad interpretare con straordinaria forza: “Rosa è la voce della Sicilia, terra di paradiso che sembra darci tutto e invece non ci da nulla. Come tanti anche lei è stata costretta ad andare via, ed il dolore per la terra lasciata è immenso. Il primo brano cantato stasera, “Cantu e cuntu” è il suo testamento che riesce a smuovere gli animi di tutti noi; lei vive”. Poi dalle parole alla musica con la bellissima “Terra ca non senti”, la “terra ca non senti cu voli partiri”. La Sicilia è anche quella raccontata daGiovanna Sfiligoi nei suoi aforismi, così come nelle divertenti canzoncine che risuonano nella memoria di chi ha già i capelli bianchi e che rischiamo di perdere, quella cantata da Santinella Ferla giovedì sera è stata “Chiovi chiovi”, Ed ancora nel divertentissimo sketch di Santinella Ingallina. che ha personalmente ringraziato e chiesto l’applauso dei presenti alla Presidente Cetty Amenta per l’iniziativa, sul tempo ed il cibo e di un’altro brano molto divertente che ha messo in mostra l’indole eclettica della giovane cantante. Poi un nuovo intenso momento con le poesie di Giuseppe Montalto tratte dal suo recital “L’uomo, la vita e i suoi sapori”; la prima sulla vecchiaia con il dialogo dei due attempati don Turiddu e donna Corradina, la seconda sull’amore, e la terza sull’eterno e fortissimo sentimento verso la propria città Noto: “Un uomo politico tanti anni fa parlandomi della nostra città ebbe a definirla “mamma ri petra”; questa definizione mi è rimasta dentro sino a quando ne ho fatta una poesi. Quell’uomo era Angelo Amenta, papà della nostra Presidente”. Tanta la commozione per il ricordo che ha reso ancor più preziosi i versi della poesia. Chiusura in musica poi con “Mi votu e mi rivotu” e per il bis con “A piccatura. “Sono contentissima per tutto quello che abbiamo vissuto insieme stasera – ha detto la Presidente prima dell’omaggio floreale agli artisti protagonisti della serata-. Ho ideato ed organizzato con il cuore, perché io faccio solo quello che mi da gioia”. 

Emanuela Volcan

 
Nella foto da destra: Cetty Amenta, Presidente Fidapa di Noto, Giovanna Sfiligoi, Santinella Ferla, Santinella Ingallina, Tino Nastasi, Giuseppe Montalto

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