Concluso il Festival del Viaggio e dei Viaggiatori “Nostos”, organizzato da Naxoslegge, Soroptimist Club Val di Noto in collaborazione con il Comune di Noto, il Distretto Turistico del Sud Est, l’Archivio di Stato di Noto, l’Istituto Scolastico Superiore Matteo Raeli di Noto, il Liceo Archimede di Rosolini, Liceo Caminiti di Naxos, Archeoclub di Noto, di Siracusa, di Naxos-Taormina-Valle Alcantara, Museo dei Viaggiatori in Sicilia e Casa Museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide, Festival del Paesaggio, Tolkeniano Collection 1996-2016, e Associazione collezionisti Tolkeniani Society. Tre giorni intensi, presentati giovedì scorso nella splendida location della Masseria Costanza a Vendicari, nei quali i due grandi temi di quest’anno sono stati affrontati attraverso vari punti di vista: i cinquant’anni dalla prima traduzione in italiano de “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien e il mediterraneo. Proprio su ques’ultimo, il mare nostrum, è stato deciso che quest’anno il premio “Custodi della bellezza”, intitolato a Khaled Al-Asaad, è stato consegnato, alla memoria, ad Enzo Majorca, nell’elegante cerimonia tenutasi a Palazzo Nicolaci sabato sera.
Nel pomeriggio sempre sul Mediterraneo si è svolta la presentazione del libro “In viaggio tra Mediterraneo e storia” di Carlo Ruta e Sebastiano Tusa, con l’intervento degli autori e di altre importanti autorità con le quali ci si è soffermati sul tema “Custodire la bellezza nelle Terre del Sud Est”. Dopo i saluti del Sindaco di Noto Corrado Bonfanti e dell’Assessore alla Cultura Frankie Terranova, di notevole interesse gli interventi di Ray Bondin (Unesco), Fabio Granata (Distretto Turistico del Sud Est), Lorenzo Guzzardi (Casa Museo Antonino Uccello), Costanza Messina (Distretto Culturale Sud Est, Festival del Paesaggio), Sebastiano Tusa (Soprintendenza del Mare, Regione Sicilia). La mattina invece si è svolta una interessante ed apprezzata visita “In viaggio per i musei del Sud Est” a Palazzolo Acreide: Museo dei viaggiatori di Sicilia e e Casa Museo Antonino Uccello. La prima giornata del Festival, il venerdì, è stata invece interamente dedicata all’altro grande tema: i 50 anni dalla prima traduzione del capolavoro dello scrittore britannico, docente all’Università di Oxford, John Ronald Reuel Tolkien. Di mattina uno dei più grandi esperti tolkeniani e collezionista Oronzo Cilli ha incontrato gli studenti dell’Istituto Superiore di Noto “Matteo Raeli”, che per l’occasione hanno ospitato ragazzi del Liceo Caminiti di Giardini Naxos. Incontro che è poi proseguito nel pomeriggio all’Archivio di Stato, a Palazzo Impellizzeri, con la presentazione del libro “Tolkien e l’Italia” e l’esposizione della mostra “In viaggio con Tolkien. Tra fumetti e cartoon”, piccolissima ma esaustiva parte della più ampia collezione dello stesso Cilli.
Il pomeriggio è stato aperto dalla Direttrice dell’Archivio di Stato Concetta Corridore, che non ha nascosto la gioia e la soddisfazione nell’ospitare “Nostos” e i tanti giovani intervenuti. “Per noi è importante occasione di aprire le nostre porte e farci conoscere. Vorremmo sempre un Archivio pullulare di visitatori e soprattutto di giovani che si accostino con interesse e curiosità alla preziosa memoria che custodiamo. Il mio grazie va agli organizzatori per aver scelto la nostra sede ed a Oronzo Cilli per la bellissima mostra che ci ha portato”. E a dialogare con l’autore è stata proprio Fulvia Toscano, Naxoslegge, che sulla scia delle parole della Direttrice ha voluto ribadire l’importanza di avere un Archivio di Stato nella propria città. “Siamo noi onorati di essere in questo tempio della scrittura per conoscere e scoprire il libro di Oronzo Cilli che è un libro di fatica, soprattutto nelle prime 100 pagine, perché frutto di una ricerca minuziosa e capillare dove luoghi come questi sono stati fondamentali all’autore per scoprire fatti e particolari inediti. Ciò contribuisce in maniera preziosa non solo ad una migliore ed approfondita conoscenza di Tolkien, ma ci fornisce un’analisi e dei passaggi storici importantissimi dell’editoria in Italia che altrimenti sarebbero rimasti ignoti”.
Nella ricostruzione dei viaggi in Italia di Tolkien,(straordinario l’episodio narrato relativo al passaggio dinnanzi al vulcano Stromboli in cui lo scrittore inglese avrebbe visto la rappresentazione di Mordor, luogo fantastico dove viene distrutto il famigerato anello, n.d.r.) si studia infatti anche la gestazione delle prime pubblicazioni del libro tradotte in italiano ma che non ebbero all’inizio vita particolarmente facile. “Il lavoro per questo libro è durato 5 anni e nacque proprio da un articolo scritto alla fine di un convegno che trattata proprio del “no” che Vittorini espresse sull’opera tolkeniana per Mondadori. Un diniego reiterato poi anche nel 1962, dopo quello del 1954, poi finalmente nel 1967 l’Astrolabio decide, spendendo 3 milioni di lire, di pubblicarlo, e nell’occasione Mario Ubaldino fa un grande lavoro, ma il libro vendette poco – spiega Oronzo Cilli con l’ausilio di alcune slide in grado di spiegarci passo passo la genesi del suo libro-. Personalità di altissimo spessore culturale, profondo conoscitore e studioso di Dante Alighieri, come detto Professore ad Oxford, prestigiosa università britannica in cui entrò molto giovane. Nel mio libro, grazie anche alla famiglia con cui ho avuto modo di dialogare spesso, ci sono 12 foto inedite dei due viaggi. Nell’ultima parte del libro racconto degli aneddoti e spero sia un punto di partenza per nuovi ed ulteriori studi sulla straordinaria figura letteraria di J.R.R. Tolkien”. Tante le domande che il pubblico presente ha voluto rivolgere all’autore che con grande disponibilità è entrato proprio tra le pagine del suo libro e dunque tra le pieghe del grande scrittore inglese. “Il libro di Oronzo ci racconta anche di un’Italia che non c’à più ed esalta anche gli imprenditori visionari e lungimiranti, quindi è un testo bello, importante e con tanti significati, dove Oronzo ha avuto la grande abilità di far parlare i documenti”.
Ha chiuso Fulvia Toscano, di certo c’è che in un contesto come Nostos, Festival del Viaggio e dei viaggiatori, parlare di Tolkien è stato affascinante perché egli pur non essendo un grande viaggiatore nei suoi libri ha fatto viaggiare la mente di decine di generazioni. Di rilievo anche l’ultima giornata, quella della domenica grazie alla visita guidata alla mostra “Siracusa, Immagini e immaginario. Verso un museo della città” organizzata dall’Archeoclub di Siracusa, da un’idea di Fabio Granata e con la curatela di Francesca Pedalino, e infine conversazione con Lilian Dufour Direttrice culturale dell’evento.
Emanuela Volcan
Nella foto Oronzo Cilli e Fulvia Toscano