Se te lo fossi perso

Noto, omaggio a Camilleri ed al suo “amato” commissario Montalbano

Le sfumature di colore, il gioco di ombre, sembrano usciti direttamente dalla tavolozza di un sapiente pittore dotato di grande fantasia ed estro. Il colpo d’occhio è straordinario, si viene catturati mentre si passeggia lungo il corso e all’improvviso si para dinnanzi, è: “Cosa ti manca della Sicilia? U scrusciu du mari”. L’opera in sale colorato è stata realizzata dalle Associazioni di infioratori di Noto: CulturArte, presieduta da Valentina Mammana, realizzatrice del disegno insieme con Sandro Di Benedetto, e Perla del Sud, presieduta da Simone Mauceri, in occasione della IX edizione di “Arte in Sali…ta”.  L’estate 2019, come noto, è stata caratterizzata dalla scomparsa dello scrittore siciliano, ma trapiantato nella Capitale, Andrea Camilleri e del regista Alberto Sironi, a cui si deve la sapiente trasposizione televisiva del Commissario Montalbano, “figlio prediletto” della penna di Camilleri. “Questa estate ci lascia l’amarezza di queste due gravi perdite per il mondo della letteratura e della televisione; due artisti che hanno contribuito a portare la nostra Sicilia in tutto il mondo – dichiarano all’unisono Valentina Mammana e Cettina Giocastro, Responsabile dell’Associazione Perla del Sud-. E da Noto, città spesso teatro privilegiato di alcune scene del film, abbiamo voluto raccontare con la tecnica del sale colorato (500 kg di sale colorato in ben 30 tonalità) un momento in cui l’anima dello scrittore insieme al suo personaggio guardano il mare (il posto privilegiato per cogliere lo spirito e l’essenza della vita, n.d.r.)”. La balconata di Punta Secca, dove il Commissario spesso s’intrattiene immerso nei suoi pensieri con l’immancabile tazzina del caffè, o il bicchiere di vino in compagnia della sua Livia; i maestri netini lo hanno invece ritratto con il suo “papà”, immersi nei colori del più bel tramonto siciliano quando il sole si tuffa nel mare. C’è tanto amore in quest’opera, c’è tanta delicatezza e malinconia, stemperata dalla forza del colore e dal tratto deciso che fanno “saltar fuori” i due personaggi quasi fossero tridimensionali, quasi possano prendere vita da un momento all’altro. “Arte intrisa di poesia, o poesia intrisa di arte? Questo ci chiedeva la gente durante la lavorazione, noi abbiamo messo cuore e anima. In questi giorni lo abbiamo protetto dalla pioggia e non solo… lo abbiamo coccolato, amato e difeso con tutte le nostre forze, da oggi lo lasceremo al suo destino, consapevoli del fatto che l’arte è effimera, ma quello che rimane nei ricordi di quanti lo hanno ammirato è indelebile! Ringraziamo quanti hanno creduto in noi, felici di aver regalato emozioni”. Omaggi ma anche battaglie, sempre lungo il Corso Vittorio Emanuele, esattamente sotto il Monumento ai Caduti, sempre gli artisti dell’Associazione CulturArte sono stati protagonisti della realizzazione di un bozzetto con la scritta “No triv” a sostegno del Comitato cittadino Val di Noto contro le trivellazioni.

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