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Noto per quattro giorni sul… raggio cosmico

Si è conclusa ieri l’intensa quattro giorni di Conferenza Internazionale sui raggi cosmici, ospitata al CUMO (Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale). Un evento di assoluta importanza nel panorama della scienza mondiale che grazie alla volontà degli organizzatori, le tre Università capitoline ( Roma Tre, La Sapienza e Tor Vergata), per la prima volta, dopo quattro edizioni all’ombra del Cupolone, è uscito dal Lazio. Rome International Conference on Astro-Particle Physics, come detto dedicata allo studio dei raggi cosmici, a Noto ha avuto la spinta propulsiva dell’INFN “Laboratori Nazionali del Sud”. La decisione è sicuramente stata legata alla presenza a Portopalo di una stazione di ricerca, e del futuro esperimento in acqua ( in fase di allestimento) a 3.500 metri di profondità. 2007, 2009, 2011 e 2013 le edizioni precedenti, in modo biennale come si vede, quindi prima novità la caratteristica annuale che potrebbe divenire prassi. 80 i fisici giunti nella città barocca da tutto il mondo che con un programma fittissimo di sessioni si sono principalmente confrontati sui raggi cosmici e la materia oscura, in tutti gli aspetti sottoposti alle ricerche ed agli esperimenti più recenti. Per gli studiosi anche un momento, nel pomeriggio di giovedì, per un escursione. Nel momento dei saluti iniziali, avvenuti martedì mattina erano presenti l’Amministratore Unico del CUMO, professore Cavallo, che ha illustrato, dal punto di vista storico-artistico, l’edificio storico dove ha sede l’Università netina ed il primo cittadino di Noto, Corrado Bonfanti, il cui intervento è stato caratterizzato, oltre che dai saluti e dal benvenuto, da un’anteprima davvero interessante: ” Annuncio in questa sede che Noto è candidata ad ospitare le “notti dei ricercatori” nel 2015. Ci tengo a sottolineare che la presenza del CUMO nella nostra città ci aiuta a veicolare grandi messaggi alle giovani generazioni. Riuscire a trasmettere, attraverso musica, arte, cultura, scienza la curiosità, la voglia di conoscenza, è obiettivo che ritengo fondamentale per lo sviluppo di tutta la nostra società. Mi capita spesso di dire agli studenti di essere curiosi, di non smettere mai di andare verso la conoscenza”. Una notizia davvero interessante la candidatura a questo evento, “La notte dei ricercatori in Italia” dal 2005 é promossa dalla Commissione Europea. Essa si rivolge, ogni anno, a migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi Europei con l’obiettivo di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Quest’anno, a fine settembre, l’evento è stato ospitato dalla città di Torino ed ha proposto esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. Vedremo, intanto, se la candidatura andrà a buon fine.

Emanuela Volcan

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