Noto prepara l’incontro con lo scrittore Stajano
Torna l’appuntamento mensile con “Leggere è/e un gusto” rassegna letteraria 2014/2015 proposta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo ed organizzata dalla ProcivArci Noto, in collaborazione con Liber Liber di Noto e la Cantina Planeta, mercoledì prossimo,15 aprile, alle ore 18, nel Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci. E aprile sarà davvero uno step importante per il fortunato “aperibook” netino che fa incontrare letteratura e cibo, scrittore e cuoco per un unica proposta; protagonista del mese sarà Corrado Stajano, giornalista e scrittore, vincitore del Premio Volponi alla carriera 2014. Ma soprattutto netino, che torna nella sua terra dopo tantissimi anni e da cui si era allontanato non proprio benissimo a causa del libro “Patrie smarrite” in cui fustigò la sua comunità e gli abitanti. A conversare con l’autore, dopo la presentazione di Giusi Farina, ProcivArci Noto, ricordando che la degustazione, con ticket, sarà a cura del Ristorante “CantineModica” di Noto, nella serata a cui si è dato, appunto, il tema di”Patrie ritrovate”, saranno Cettina Raudino e Paolo Di Stefano, con cui si approfondiranno, oltre a “Patrie smarrite” anche “Il sovversivo”, “La stanza dei fantasmi” e “Destini, testimonianze di un mondo perduto”. E proprio il vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Cettina Raudino ci evidenzia il profondo significato di questa scelta: “L’ importanza è sicuramente da legarsi al suo libro “Patrie smarrite” in cui l’analisi dolente ed appassionata di Corrado Stajano fotografò la nostra comunità alla fine degli anni 90. Quanto scritto contribuì a formare le coscienze, compresa la mia. È stato formativo perchè si evidenziava la grande voglia di cambiamento frustrata, però, da una tendenza all’immobilismo, propria di una certa mentalità che va contro chi ha voglia di fare. Oggi che Stajano si appresta a tornare a Noto, con cui ha un grande legame, la volontà è quella di mostrargli una Città in evoluzione e nel contempo chiedere di aiutarci a leggerla con gli occhi di un intellettuale di grande spessore, quale egli è. Insomma ci aspettiamo un momento ricco di riflessioni e spunti di dibattito, e sicuramente utile a confrontarci con una domanda in testa: siamo veramente cambiati?”.