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Noto, presentata la candidatura a Capitale della Cultura italiana del 2020

“La Sicilia sotto un altro cielo”, questo lo slogan che accompagnerà la candidatura del Val di Noto a Capitale della cultura italiana del 2020 e che ha caratterizzato la mattinata di oggi al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto. La Capitale del Barocco quale capofila e ispiratrice del progetto con il suo Primo Cittadino Corrado Bonfanti, ha ospitato stamane gli amministratori delle 8 città coinvolte, assente soltanto Catania: Carlo Scibetta, Sindaco di Palazzolo, Sergio Gruttadauria, Vice Sindaco di Caltagirone, Ignazio Abbate, Sindaco di Modica, Vincenzo Giannone, Sindaco di Scicli, Giovanni Burtone, Sindaco di Militello Val di Catania, Francesco Italia, Vice Sindaco di Siracusa. Ad aprire e condurre la presentazione dell’ambiziosa candidatura è stato il Sindaco di Noto che ha illustrato non solo il grande impegno di tutto il Comitato Organizzatore, i Comuni interessati, ma ha poi presentato il Comitato Scientifico coordinato da Federculture e composto da: Claudio Bocci, Pippo Di Guardo, Fabio Granata, Luca Introini, Francesco Italia, Giacomo Pace Gravina, Paolo Patanè, Giancarlo Poidomani, Frankie Terranova e Marisa Valensise; e ringraziato per le collaborazioni Agenda 21 Noto, il Cumo, e i signori Basso, Carta, Filippini, Giordano, Mannino, Nifosì, Pangallo, Riccotti, Schillaci, Seria, Triolo e Troia. “Il traguardo di oggi io lo vedo già come un successo.

Avere il territorio rappresentato dalle realtà più importanti con gli amministratori che a loro volta si fanno portavoce di un’area ancor più vasta è risultato di non poco conto, che al di là di come si concluderà questa avventura, sarà foriero di spunti ed idee per veicolare e valorizzare ancor meglio il Sud Est siciliano. Il dossier che abbiamo presentato è suddiviso in capitoli dove illustriamo, ovviamente, l’identità storica e l’identità ritrovata, la visione culturale del Val di Noto, i contenuti del programma 2020, come comunicare il progetto, la governance e i progetti partecipatici, il sistema di monitoraggio e valutazione e la sostenibilità economico finanziaria. Quattro le direttrici su cui ci siamo mossi: il patrimonio immateriale, le connessioni, la resilienza e l’avanguardia, la cittadinanza e la partecipazione”. Dinnanzi ad una platea che oltre ai diretti protagonisti vedeva anche tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, autorità politiche cittadine, esponenti del mondo dell’arte e della cultura netina e non solo, dirigenti scolastici è poi salito sul palco il Sovrintendente del Teatro di Noto Salvatore Tringali che ha introdotto la mission e il significato più profondo di questa candidatura sui cui dettagli è entrato uno dei componenti del Comitato Scientifico Fabio Granata, Direttore del Distretto Turistico del Sud Est: “Vorrei ribadire con forza il messaggio che l’Unesco formulò, per la prima volta, quando accolse nella propria Heritage List il nostro territorio e cioè che si è Patrimonio dell’Umanità per il proprio valore ma che poi si deve immediatamente passare alla valorizzazione costante e continua”.

Sulle date e sui prossimi step è invece poi intervenuto un altro componente del Comitato Scientifico, Frankie Terranova, Assessore alla Cultura del Comune di Noto: “A metà settembre abbiamo presentato il dossier e a metà novembre delle oltre 40 candidature ne resteranno soltanto dieci, per le quali ci sarà la decisione definitiva entro gennaio 2018. Ma noi non ci fermeremo perché tra ottobre e novembre partirà il road show di presentazione del progetto negli otto comuni, iniziando il 7 ottobre a Militello Val di Catania che per l’occasione vedrà la riapertura del Monastero dei Benedettini”. Infine vanno ricordate le personalità che stanno sposando questa candidatura: Pippo Baudo, Ray Bondin, Pietrangelo Buttafuoco, Carlo Degli Esposti, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Giuseppe Fiorello, Monica Maggioni, Paolo Mieli, Vittorio Sgarbi e Luca Zingaretti, solo per citarne alcuni.

E.V.

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