Cultura

Noto, “Rau Con/temporary box” rinnova il suo parterre di artisti

Con il suo piano nobile e le sue sale ampie e luminose, impreziosite da ciò che il tempo non ha scalfito ed il restauro ha riportato alla luce, il Palazzo Rau della Ferla grazie alla felice intuizione del suo proprietario, l’imprenditore milanese Giuseppe Zen, e il pronto accogliemento e patrocinio dell’Amministrazione Bonfanti con l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, dal weekend dell’Infiorata è sede della mostra d’arte contemporanea “Rau Con/temporary box”  a cura dello Studio Barnum Contemporary di Noto, Direttore Artistico Vincenzo Medica. In questi quasi tre mesi di apertura al pubblico alcuni artisti sono rimasti in esposizione, come Orazio Coco e il suo “Esercito della speranza”, altri per un periodo più o meno lungo. Ultimo arrivato in casa Palazzo Rau è Daniele Alonge con la sua mostra “Crack” che resterà in esposizione sino al 31 di agosto. Il giovane artista avolese di nascita, catanese d’adozione giunge a questo appuntamento dopo aver partecipato e vinto la mostra concorso organizzata all’interno dell’evento Kairos, promosso dall’Associazione “Le Rotte di Ulisse” presieduta da Corrado Spataro: “In mezzo alle riflessioni a più voci e più sensibilità sul tema di quest’anno, l’ Alterità, vi era l’obiettivo di ascoltare il mondo dell’arte valorizzando le proposte dei suoi giovani interpreti. Alonge risultò il vincitore del concorso e questa mostra Crack, che ci spinge ad approfondire i temi della sua arte, è il giusto riconoscimento”. Forte, senza mezze misure, ma con un pizzico di sana ironia, la mostra “Crack” mappe concettuali e realtà migratorie  è una pesante denuncia verso la società contemporanea.  “Crack solleva una riflessione nella condizione sociale in cui ci troviamo, una situazione di rottura, in cui il mondo sotto pressione da una morsa rischia di esplodere – ci spiega Daniele Alonge-. Da tre anni lavoro sul tema della geografia e delle cartine, attraverso il collage, la combustione su carta geografica e tecniche miste, e adesso con questa mostra sono stato all’Art Market di Budapest, a Torino, Milano, Vilnius ed in Spagna. L’opera da cui ha preso avvio tutto il ragionamento è “Fiato sprecato”, un mappamondo di plastica sgonfiato e finito che la dice lunga proprio sul senso di tutta l’esposizione. “Le mie opere sono in tutto il mondo tra collezioni pubbliche e private; e su questa mostra ho ricevuto molti commenti positivi. Sino al 31 agosto 2015 sarò a Palazzo Rau della Ferla, nel contesto del Rau Con/temporary box”. A presentare la mostra, lo scorso 1 di agosto, il professore Michele Romano: “La denuncia di un Crack globale, la nostra sferica terra che si schiaccia autonomamente, grazie a delle politiche non più geografiche, ma umane. Nel fare  arte di Alonge si coniuga pensiero ed azione, denuncia e forti realtà vissute”. Il Palazzo Rau della Ferla, in via Silvio Spaventa a Noto, e “Rau Con/temporary box” è visitabile tutti i giorni dalle ore 18 alla mezzanotte, con ingresso libero e di seguito riportiamo gli artisti al momento presenti nelle sale del Palazzo: Orazio Coco “L’esercito della speranza”, Armando Rotoletti “Barbieri di Sicilia”,  Doriana Pagani “Reset”, Davide Aricò “Rifletto”, Salvatore Castellino, “In/side”, Gianni Andolina “Linguaggi di pietra”, Anna Faro ed Antonio Recca “Voglio danzare”, Vincenzo Zarbo “Pugili”, e  l’installazione di Francois Koltès.
 
Emanuela Volcan

 

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