Noto, ritardi nei pagamenti sciopero degli operatori ecologici
Mastelli e sacchi sono rimasti intatti e pieni fuori dagli usci, e i netini sono stati costretti a riportare dentro casa la spazzatura; tra l’altro oggi era l’unico momento da calendario per la “non differenziata”, quindi adesso si dovranno aspettare 7 giorni per poterla smaltire. A dare la lettura di questo sciopero è la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, la Roma Costruzioni, che si affida ad una nota per la stampa: “Uno sciopero nato per il mancato pagamento della mensilità di aprile, uno sciopero che oggi, venerdì 8 giugno, avrebbe potuto fare un passo indietro, avendo la Roma Costruzioni srl provveduto a completare tutti i pagamenti entro le 18 di giovedì. Non si comprende, dunque, la mancata revoca da parte delle Organizzazioni Sindacali, invitate ieri ad annullare la protesta e a effettuare il servizio di raccolta come da calendario, evitando così di creare disagi all’utenza. Una situazione che amareggia e che denota una mancanza di dialogo e di collaborazione tra le parti che penalizza soltanto i cittadini, costretti stamattina a tenere i rifiuti in casa o a conferirli presso le isole ecologiche. Auspichiamo un incontro costruttivo, come già avvenuto in passato, ribadendo che la ditta ad oggi ha espletato quanto era in suo dovere: pagare la mensilità di aprile ed essere ancora in regola con quella di maggio, prevedendo il contratto di lavoro nazionale la retribuzione entro quindici giorni del mese successivo”.
Questa la posizione dell’Azienda a cui nelle ultime ore si è aggiunto il post su un social, scritto dal Sindaco di Noto Corrado Bonfanti: “Comunico ai miei concittadini che stamane 8 giugno, gli operatori della Roma Costruzioni, società attiva nella raccolta dei rifiuti sono in sciopero per tutta la giornata. Come previsto dal contratto e dalla legge, saranno assicurati i servizi essenziali. Mi scuso per il disagio che sarà arrecato a tutti voi e per il danno d’immagine che subirà la nostra città. Alcuni di voi si chiederanno: perché i lavoratori sono in sciopero ?
In questo caso bisognerebbe approfondire bene perché una cosa è inconfutabile: non vantano crediti, sono stati pagati dal loro datore di lavoro fino all’ultima mensilità. Per onestà, preciso che i pagamenti degli stipendi, negli ultimi mesi, sono stati effettuati con ritardo rispetto al giorno contrattualmente fissato. Allo stesso tempo mi dispiace molto per i lavoratori e per le loro famiglie che, se da un lato rivendicano più puntualità per le esigenze proprie del sostentamento del nucleo familiare, dall’altro buttano al vento la paga di una giornata lavorativa. A me sembra una scelta che non ha senso. Vogliate accettare le mie scuse; il mio impegno, nei limiti del possibile e praticabile perché tutto ciò non possa ripetersi, ci sarà, anche se mi viene difficile comprendere, come in questo caso, cosa fare”. Adesso sarebbe interessante che proprio le organizzazioni sindacali spiegassero le loro ragioni. Non è la prima volta che ci si trova dinnanzi a queste situazioni, in alcuni casi sventati al fotofinish altri no, pertanto è lecito pensare che un chiarimento andrebbe fatto.
E. V.