Noto, sabato a Palazzo Ducezio protagonista la grotta di San Corrado
Lo scorso febbraio si è chiuso l’anno che ha visto la città di Noto e l’intera Diocesi celebrare il V Centenario della Beatificazione di San Corrado, ma in realtà alcuni progetti, che nei 12 mesi hanno visto la luce, stanno ancora proseguendo. Uno su tutti è quello che riguarda il restauro conservativo dei dipinti parietali della grotta di San Corrado presso l’omonimo santuario eretto nel Borgo collinare netino di San Corrado di Fuori. Vista la particolarità dell’intervento, la preziosità del sito, sia per una questione meramente affettiva e di fede per l’intera Comunità, sia per l’aspetto storico culturale, è stata indetta una conferenza stampa sabato prossimo, 28 maggio 2016, alle ore 11.30 nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Tanti gli interventi in programma: successivi all’introduzione del dottor Salvatore Maiore, Direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali Ecclesiastici, parleranno Corrado Bonfanti, Sindaco di Noto, Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, Rosalba Panvini, Soprintendente ai BB.CC.AA. di Siracusa, Concetto Veneziano, Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “M. Raeli” ( la conferenza stampa, infatti, sarà preceduta, alle ore 10,30 da un incontro didattico tra gli studenti del “M. Raeli” e il Restauratore dei dipinti parietali della grotta), Luciano Bombeccari, Restauratore e il Maestro Marcello Lo Giudice, finanziatore del restauro. Nell’ottica di un coivolgimento globale della Comunità che partecipa sempre in maniera attiva a quanto viene fatto per la stessa. Inutile sottolineare come l’Eremo, e quanto rappresenta da oltre cinque secoli per Noto, sia luogo assai caro per tutti è come un intervento di questo genere instilli ancor più affezione e cura. La grotta, i luoghi, le colline intorno, già pieni di un’aurea di pace, saranno ancor più valorizzate da un intervento tecnico scientifico di inestimabile valore e grazie alla generosità di un artista di fama internazionale che ha voluto fare questo dono alla città che, pur non essendo la sua, tanto ama.
Emanuela Volcan