Noto, sabato prossimo a Palazzo Nicolaci nuova mostra a cura di Altera Domus
Dal 3 Dicembre 2022 all’8 Gennaio 2023 il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata a Noto ospiterà la mostra personale “Teatros” dell’artista spagnolo Pedro Cano.L’esposizione organizzata dall’Associazione Culturale Altera Domus e dalla Fundación Pedro Cano, con il supporto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Noto, Corrado Figura, propone un ciclo di sedici acquarelli di grande formato che raccontano per immagini altrettanti teatri dell’antichità classica che Pedro Cano ha visitato in oltre trenta anni di viaggi.
Una sorta di odissea artistica attraverso alcuni tra i più significativi siti greci e romani affacciati sul Mediterraneo, dal quello della città nascosta dei Nabatei, Petra, nella attuale Giordania a quello monumentale di Taormina in Sicilia dove la mostra, reduce dai successi riscossi a Cartagena, Milano e Fabriano, sarà ospitata da fine Gennaio 2023.
La mostra “Teatros” di Pedro Cano, a cura di Paoletta Ruffino e Giorgio Pellegrini, ci invita a un viaggio alla scoperta di questa preziosa eredità testimone della forte crescita culturale che esercitò una grande influenza in tutta Europa, nel Nord Africa e nel Medio Oriente; un viaggio da compiersi attraverso le sensazioni prima registrate dall’Artista nei suoi taccuini di viaggio (alcuni presenti in mostra) e poi riemerse in tutte le loro straordinarie atmosfere nei dipinti esposti, quasi come se fosse ancora possibile percepire il vissuto di quei luoghi, ascoltarne i clamori e l’intensa umanità. Pedro Cano nasce in Spagna il 10 agosto 1944 a Blanca, nella regione della Murcia. Ha iniziato a realizzare i suoi primi dipinti ad olio all’età di 11 anni come artista autodidatta. Nel 1964 si trasferisce a Madrid ed entra alla Scuola Superiore di Belle Arti di San Fernando sotto la guida di Antonio López García, Juan Barjola e Rafael Martinez Díaz. Nel 1969 riceve il prestigioso Premio Roma e vive nella capitale italiana per 3 anni presso l’Accademia Spagnola di Belle Arti, per poi trasferirsi nella cittadina di Anguillara sul Lago di Bracciano. Tra le sue innumerevoli mostre in spazi pubblici e privati, segnaliamo gli Scudieri di Palazzo Vecchio a Firenze, le Terme di Diocleziano e i Mercati di Traiano a Roma, il Palazzo Reale di Napoli, il Museo Archeologico di Salonicco, la Sala della Veronica a Murcia, la Fondazione Stelline a Milano e la Galleria Giulia a Roma dove ha esposto più volte le sue opere. Ha ricevuto la Encomienda de Isabel La Católica dal Re Juan Carlos di Spagna, la Medaglia d’Oro della Regione di Murcia, Membro onorario dell’Accademia Reale di Belle Arti di Santa María de la Arrixaca e Accademico ordinario della Pontificia e Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere ‘dei Virtuosi al Pantheon”. Dottore Honoris Causa dell’Università di Murcia. È il figlio prediletto di Blanca e Cittadino Onorario di Anguillara Sabazia, Ragusa e Fabriano. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni internazionali pubbliche e private. Tra queste un Autoritratto, acquisito dalla Collezione di quadri d’artista della Galleria degli Uffizi (in cui sono presenti oltre 1600 ritratti dei più grandi artisti dai tempi dei Medici ai nostri giorni) e l’”Abbraccio di Giovanni Paolo II col Cardinal Wyszynski” dal 1986 entrato nelle collezioni dei Musei Vaticani. Da sabato prossimo, 3 dicembre, sarà protagonista a Noto e presenzierà personalmente all’inaugurazione prevista per le h.12; la mostra sarà visitabile tutti i giorni fino all’8 gennaio 2023 dalle h.10 alle 13 e poi dalle h.15 alle h.19.
Teatros ci parlerà delle origini degli spettacoli teatrali che si perdono nella notte dei tempi. Mettere in scena sentimenti di dolore, amore e morte estratti dalla tradizione orale o da antiche storie scritte è stato uno dei momenti culturali più elevati che l’essere umano ha elaborato per resistere al tempo. Tanto che ancora oggi le tragedie greche e le commedie romane vanno in scena nei più importanti teatri del mondo, e il pubblico continua ad essere commosso e divertito dai testi antichi.
La Grecia, oltre a donare al mondo la migliore forma di governo, la democrazia, ne fu l’antesignana, e in seguito Roma, che occupò gran parte delle terre conosciute con le sue leggi, la sua dominazione e la sua cultura, estese il teatro come principale fonte di conoscenza e di propaganda, amata non solo dai nobili, che potevano fruire dei testi anche attraverso la scrittura, ma anche dai cittadini della gleba che, non sapendo leggere, seguivano con grande attenzione quanto rappresentato sopra il palcoscenico. “Ho avuto la grande fortuna – ha detto a proposito di questa mostra Pedro Cano – di poter viaggiare nel Mediterraneo e visitare molti dei teatri ancora in piedi. In alcuni ho potuto seguire uno spettacolo e in altri lo spettacolo era lo stesso luogo che secoli fa era inondato di storie che molte persone seguivano con ammirazione. Dal piccolo teatro di Apollonia in Libia al teatro monumentale di Taormina in Sicilia, ho visto tante ore trascorse con i miei quaderni e acquerelli, rubando colori a questi splendidi monumenti. Poi per anni ho organizzato il lavoro che compare in questa mostra su sedici fogli di carta. Ho cercato di non banalizzare le opere con un eccesso di descrizioni per portare su ciascuna l’emozione di quei viaggi che ho custodito per più di 30 anni”.
La mostra si avvale del patrocinio della Città di Noto, della Città di Ragusa, della Città di Fabriano, Città Creativa UNESCO, dell’Assessorato alla Cultura e del Museo della Carta e della Filigrana del Comune di Fabriano, e del contributo di Home Sud Home Real Estate.