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Noto, seduta del Consiglio dedicata al servizio idrico

Consiglio Comunale ieri sera sul tema della “gestione del servizio idrico integrato da parte di Aspecon”, convocato in sessione urgente a seguito della nota a firma di otto consiglieri ( Bosco, Cutrali, Trombatore, Veneziano, Pagano, Ferrero, Amaddio, Mauceri). Un dibattito duro, aspro ed in alcuni momenti sopra le righe; un atteggiamento che ha travalicato il rispetto di luogo e ruoli e che hanno costretto il Presidente Figura ad intervenire spesso per riportare calma e decoro all’assise.
Alla seduta, tra l’altro, hanno assistito molti cittadini; segno che l’interesse è alto ed il bisogno di consapevolezza cresce. Per questo motivo partiamo dalla fine e cioè dall’intervento del consigliere Aldo Tiralongo che interviene sull’Aspecon ma soprattutto fa un appello ai colleghi in Aula, e che, a nostro modestissimo avviso, riporta al vero significato di ciò che deve essere il ruolo e l’impegno del rappresentante, per eccellenza, del cittadino, il Consigliere Comunale: “Non volevo intervenire sulla questione Aspecon, primo perchè già in precedenti consigli comunali avevo ampiamente espresso i miei pensieri, secondo perchè stasera il Sindaco ha dato piena disponibilità a rivedere i termini di gestione. Prendo invece la parola perchè noto sempre più un avvitamento attorno alle polemiche e non ne usciamo più. É vero che questa maggioranza non può più definirsi tale, io stesso non mi rendo conto, tanti e diversi sono stati i passaggi da una parte all’altra. Bisogna uscirne necessariamente perchè non possiamo trasformare ogni seduta in un Vietnam; invito, dunque, a mettere in chiaro, una volta e per tutte, la composizione della maggioranza e stilare un’agenda politica con ciò che questo Consiglio Comunale vuol raggiungere nei prossimi mesi. Mettiamo in prima fila i cittadini, restituiamo l’etica alla politica e confrontiamoci sui temi d’interesse generale, vedremo chi siederà al tavolo del dibattito per capire quali colleghi hanno davvero come obiettivo la Città e il suo sviluppo”. Al suo intervento poi faceva eco quello del collega Pagano che in merito alla questione dell’etica ricordava il momento dell’elezione del Presidente del Civico Consesso avvenuta, a parer suo, in spregio proprio dei principi dell’etica, pur affermando oggi che la scelta su Corrado Figura si è rivelata azzeccata. A conti fatti e tornando sul punto all’ordine del giorno partiamo dall’inizio della seduta con la dichiarazione del consigliere Burgaretta di essere Indipendente, letta dal Presidente Figura. Il primo intervento, poi, era di Pippo Bosco, dai banchi dell’opposizione, il quale però prima di entrare sull’argomento, riportava, come ormai da qualche tempo abitualmente accade, di interventi letti e scritti sui social network. Questa volta gli strali di Bosco si sono abbattuti sul primo Cittadino, presente in aula con i suoi Assessori Ferlisi e Raudino. Inutile dire che si è subito innescato un botta e risposta proseguito per l’intera seduta, se pur a fasi alterne. Sull’Aspecon, tema della seduta, lo ricordiamo, invece precisa e circostanziata è stata la sua richiesta, in base ad una serie di domande definiremmo legittime: “Chiedo la revoca e l’annullamento della nomina del CdA, in autotutela”. Poi, prima dell’intervento esplicativo del Sindaco, si assisteva all’alterco tra Burgaretta e Tardonato, al temine del quale il primo chiedeva anche scusa al collega e all’intera assise, per i termini e i modi usati. I nodi sulla questione Aspecon, anche in base al lavoro che sta operando la Commissione, sono sulle nomine del CdA, sulle competenze dei nominati, sulla durata e il compenso del loro incarico. Ciò vedeva l’intervento dei consiglieri Ferrero e Veneziano: “Le municipalizzate – dichiarava quest’ultimo- anche per quello che vediamo a livello nazionale, non possono essere luoghi dove formare i consensi all’interno dell’aula consiliare. Abbiamo approvato il bilancio dell’Aspecon con gravi perdite, perchè chi l’ha gestita non viene richiamato alle proprie responsabilità? Proponiamo un gettone di presenza e reinvestiamo gli utili dell’Azienda per migliorare la stessa ed i servizi che eroga. Inoltre vorrei ricordare che ancora manca al nostro Ente il Collegio dei Revisori dei Conti, e non si può più aspettare. Arrivare ai termini di scadenza è diventata una costante”. Il Sindaco è poi intervenuto portando nei singoli aspetti le motivazioni delle scelte: “Ribadisco la leggittimità dei nostri atti, guidati dalla ferma consapevolezza di operare bene, ma non serve il muro contro muro e quindi possiamo rivedere il tutto. Anche per le persone nominate nel CdA confermo che ci sono professionalità in grado di gestire nel miglior modo possibile questa fase”.
Non è mancata la risposta a Bosco con le puntualizzazioni che poi hanno ricevuto una controreplica dove si è tornati sul discorso “composizione della maggioranza”, “amministrazione spendacciona negli eventi”, “scarsa attenzione allo sviluppo di alcuni settori, come l’agricoltura e l’imprenditoria”, ed anche una velata sottolineature di ricerca di consensi con “l’invio di ambasciatori”, respinta con forza da Bonfanti. Poi, come detto, gli ultimi due interventi, riportati in apertura, e dopo un’ora e mezzo la seduta è stata chiusa, portandosi dietro ancora tanti dubbi ed incertezze sul futuro.
E.V.

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