Noto, semaforo rosa per raccontare le donne
Sarà un mese di marzo declinato in rosa ma con una programmazione che esce completamente fuori da ogni possibile schematizzazione e soprattutto senza la sfrenata ed ormai stucchevole “festa della donna” sic et sempliciter. Ce lo spiega meglio l’Assessore alla Cultura Cettina Raudino, ieri sera impegnata nella saletta di lettura della Biblioteca Comunale, con un gruppo di lavoro, circa trenta persone, che hanno aderito spontaneamente ad un semplice invito ad “eleaborare” insieme momenti di riflessione, approfondimento ed idee per l’edizione 2015 di “Semaforo Rosa” : “Tutto il mese di marzo da dedicare alle donne per decolonizzare l’immaginario collettivo che ha costruito di noi stereotipi che ci inchiodano nella rappresentazione di un corpo sessuale o nel vittimismo. Raccontiamo, invece, le donne forti, felici, guerriere e creative che riversano la loro essenza nel mondo cambiandolo”. E come detto l’appello lanciato ha avuto una risposta importante nei termini numerici, di idee e soprattutto di voglia di fare. Proficua la riunione di ieri sera dove forte, ancora una volta è stato ribadito il senso di questa festa che avrà accanto ad alcuni momenti già strutturati, altri in fase di elaborazione che travalicherà lo stesso mese di marzo. “Stiamo attuando il metodo “bottom up” ovvero una costruzione partecipata con dei progetti a medio e lungo termine per cominciamo a lavorare per la Città, dal suo passato al futuro, uscendo dall’autoreferenzialità e dall’autocelebrazioni e iniziare a proporre lo sguardo delle donne sulla realtà, non migliore, né peggiore, semplicemente diverso”.