Cultura

Noto, vino e buona musica un binomio firmato Planeta, venerdì concerto in vigna.

Non la si può definire una semplice azienda vinicola, se pur tra le più note e prestigiose, né una cantina attenta soltanto al rispetto dell’ambiente ed al miglioramento costante della propria produzione. Planeta si sta affermando come un’autentica fucina di idee per far incontrare mondi, solo apparentemente molto distanti, che a loro volta stimolano un circuito assai interessante. Planeta, la cui casa madre è a Menfi. si è radicata in diverse zone, Vittoria, le pendici dell’Etna, capo Milazzo e Noto.

Proprio in contrada Buonivini si terrà il prossimo appuntamento artistico, in un’estate ricchissima di iniziative culturali che sono iniziate con “Sciaranuova Festival – Teatro in vigna” e che proseguiranno con la residenza itinerante per artisti “Viaggio in Sicilia” che prenderà il via il 4 di settembre. Venerdì 26 agosto, start h.18,  “Concerto in vigna” in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia, con cui si celebrerà in musica l’inizio della vendemmia in quello che è il territorio dove nasce il nero d’Avola Santa Cecilia, il vino che porta il nome della famiglia e della patrona della musica e dei musicisti. Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione con il maestro Giovanni Bietti dell’Accademia nazionale Santa Cecilia, che ha stilato con il concerto del Trio Dmitrijun programma musicale pensato per dimostrare il legame indissolubile tra la musica e il vino.
“Un legame – come spiega il maestro Bietti – che è una delle segrete costanti che attraversa tutta la storia della cultura occidentale. In questo connubio si esprime infatti l’unione dei cinque sensi, musica e vino si rafforzano e si arricchiscono a vicenda dando vita a una esperienza sinestetica. Ma vino e musica condividono altre caratteristiche: essi infatti vivono essenzialmente nella memoria, vengono consumati (bevuti, ascoltati, eseguiti) e da quel momento, per non scomparire, devono costruirsi uno spazio nuovo, sospeso tra passato e futuro.

Il programma musicale della serata dimostra inoltre come vino e musica possano far dialogare culture distanti tra loro: il Trio di Debussy venne scritto da un francese in Italia, per una mecenate russa; e la Jazz Suite di Šostakovič accosta elementi europei, russi e afro-americani. Abbinare queste composizioni ai vini Planeta ha un significato speciale: situata proprio al centro del Mediterraneo, la Sicilia è infatti il simbolo stesso del rapporto tra Oriente e Occidente. E i vini dell’azienda realizzano la stessa sintesi culturale, un dialogo tra tecniche moderne e territori antichi, sapori mediterranei e internazionali”.

Il Trio Dmitrij ha alle spalle un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Pur privilegiando i programmi “tradizionali”, con l’integrale di autori come F. Schubert e D. Šostakovič, i capolavori di M. Ravel, C. Debussy, S. Rachmaninov e J. Haydn, il Trio si è recentemente dedicato alla Musica da Camera originale di Franz Liszt. L’affermazione in concorsi internazionali di livello, li ha portati ad essere apprezzati per “le notevoli doti artistiche e la completa formazione interpretativa e stilistica”.
“Accanto alla residenza itinerante Viaggio in Sicilia e a Sciaranuova Festival – commentano Alessio, Francesca e Santi Planeta – con questo nuovo progetto culturale consolidiamo l’idea di legare ognuno dei territori in cui siamo presenti, dall’ovest all’est della Sicilia, ad una specifica forma d’arte che ne valorizzi le caratteristiche e ne promuova forme alternative di fruizione e una nuova possibilità di esperienza globale”.

E.V.

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