Omicidio Lentini, anziano ammesso agli arresti domiciliari
È stato ammesso agli arresti domiciliari in una casa di riposo fuori provincia Antonino Zocco, l’82enne di Lentini, che la mattina del 9 giugno ha ucciso con due colpi di pistola la 39enne Giuseppina Ponte. L’istanza, avanzata dal legale difensore, avvocato Loredana Battaglia, è stata accolta dal gip del tribunale, Andrea Migneco, con il parere negativo del pm Marco Dragonetti. Per il giudice, la confessione resa dall’anziano, le condizioni di salute cagionevoli, hanno fatto venir meno le esigenze cautelari e i pericoli d’inquinamento delle prove, di fuga e, quindi, l’indagato è stato scarcerato dalla casa di reclusione di Brucoli dove si trovava detenuto ormai da un mese.
Dalle indagini è emerso che la vittima aveva trovato ospitalità nell’abitazione del pensionato in via Sicilia a Lentini. Il quarto giorno della sua permanenza nella casa di Zocco, la donna avrebbe cominciato a litigare con il padrone di casa per via di una banconota da 50 euro che la donna avrebbe preteso. L’anziano le ha risposto che glieli avrebbe consegnati ma solo in presenza dei carabinieri. Secondo quanto emerge dalla confessione dell’indagato, Ponte avrebbe più volte chiamato ai carabinieri, senza risultato. A quel punto la vittima avrebbe impugnato un coltello con cui avrebbe minacciato l’anziano che continuava a rifiutarsi di consegnarle la somma di denaro richiesta, fino a colpirlo con un fendente. A quel punto Zocco ha impugnato una pistola calibro 6,35, illegalmente detenuta, che ha puntato contro la malcapitata che ha cercato un rifugio dietro la porta della cucina. Ma il tentativo non è valso a nulla. L’uomo, a quel punto, ha sparato due colpi che hanno penetrato nell’addome e il petto della vittima senza darle alcuno scampo.
Il medico legale, Francesco Coco, nell’eseguire l’autopsia ha sostanzialmente confermato che la donna sia deceduta a causa dei proiettili che hanno reciso organi vitali. Si è poi preso 90 giorni di tempo per definire l’esame autoptico con l’esito degli esami di laboratorio. Nel frattempo, nell’abitazione dell’anziano lentinese, sono arrivati i carabinieri del Ris di Messina, per dare riscontro scientifico alle dichiarazioni di Antonino Zocco che deve adesso rispondere del reato di omicidio volontario.