CronacaPrimo Piano

Omicidio Romano, Mazzarella condannato all’ergastolo

La corte d’assise di Siracusa ha emesso sentenza di condanna all’ergastolo a carico del siracusano Pasqualino Mazzarella, ritenuto coinvolto nell’omicidio di Liberante Romano, l’esponente del clan Bottaro-Attanasio, ucciso il 25 maggio 2002 e il cui cadavere carbonizzato è stato rinvenuto nel cofano della sua Ford Focus, due giorni dopo nelle campagne di contrada Gallina nel territorio di Avola. I giudici hanno accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Andrea Ursino, della direzione distrettuale antimafia, il quale aveva concluso la requisitoria sollecitando la condanna al carcere a vita nei confronti dell’imputato.

La corte d’assise ha inflitto la condanna all’isolamento diurno per la durata di due mesi, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e ha anche ordinato che, dopo l’esecuzione della pena, Mazzarella venga sottoposto alla libertà vigilata per un periodo non inferiore a tre anni.

Il processo ruota attorno alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, in particolare quelle di Salvatore Lombardo il quale, pur non essendo stato testimone oculare dell’omicidio, ha riferito il racconto che gli avrebbe fatto Pasqualino Mazzarella.

L’avvocato Antonio Lo Iacono, che difende l’imputato, ha già preannunciato ricorso in appello perché a suo giudizio vi sarebbero “molti elementi a favore della difesa non opportunamente valutati dai giudici. Aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza per poterla impugnare”. La difesa sostiene che dalle intercettazioni delle conversazioni tra Giuseppe Calabrese e Salvatore Calabrò sulla vicenda dell’omicidio Romano, non emerge alcun riferimento a Mazzarella. Sostiene anche che la posizione di Mazzarella sia da accomunare a quella di Vito Fiorino, nei confronti del quale il gip del tribunale, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare mentre in fase successiva, il pubblico ministero l’ha archiviata proprio per l’assenza dei riscontri delle intercettazioni. La difesa di Mazzarella ha prodotto anche le risultanze della perizia medico legale secondo la quale la morte di Romano sarebbe avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 maggio mentre il collaboratore di giustizia Salvatore Lombardo dice di avere incontrato alle 17.30 Mazzarella in piazza Adda, “smentendo – dice l’avvocato Lo Iacono – un dato scientifico”. L’altra annotazione della difesa è costituita dalle dichiarazioni di Dario Troni, il quale in un primo momento sostiene che nell’omicidio Romano, Mazzarella avrebbe avuto un ruolo attivo, mentre nel successivo memoriale dice il contrario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *