Se te lo fossi perso

On. Bono – l Calvario della Sicilia sui decessi da Covid

Il Calvario della Sicilia sui decessi da covid, o presunti tali, continua nel silenzio della maggioranza e dell’opposizione, malgrado le costanti conferme, giorno dopo giorno, del disallineamento nel rapporto tra contagi e decessi segnalati nei bollettini ufficiali della regione rispetto al resto d’Italia.
La Sicilia, infatti, il 12 luglio è tornata ad indossare la maglia nera del primato per decessi da Covid, con ben 31 vittime, pur essendo sesta nella graduatoria dei contagi.
Ma la cosa che appare più inspiegabile è come sia stato possibile, appena il giorno prima, l’11 luglio, segnalare zero decessi, malgrado un quinto posto nella graduatoria dei contagi.
I misteri del sistema sanitario regionale, che il Presidente della Regione non perde mai occasione di esaltare, continua a regalare performance del tutto incomprensibili, passando da zero a 31 vittime, senza alcuna spiegazione, anzi autodenunciandosi ammettendo che solo una vittima
sarebbe relativa al 12 luglio, mentre le altre risalirebbero ai giorni precedenti, ma senza spiegare i motivi di tali evidenti disservizi.
Ma come è possibile dichiarare zero vittime l’11 luglio e poi ottenere il primato dei decessi in Italia il 12 luglio, con defunti la cui dipartita riguarda svariati giorni precedenti?
Chi doveva comunicare tali dati fondamentali è forse andato in ferie?
Come vengono rilevati e da chi queste importanti informazioni, necessarie anche ai fini della corretta valutazione dell’andamento pandemico, e come sia possibile che questi errori, che vengono commessi dall’inizio della pandemia, non possano essere eliminati, ed anche puniti i
responsabili?
Anche perché il disservizio dei giorni 11 e 12 non è un fatto isolato.

In precedenti articoli, pubblicati sulla stampa e sui social nei mesi scorsi, a periodica distanza gli uni dagli altri, è stato sollevato il problema sulla preoccupazione crescente dei siciliani in merito ad una anomalia in ordine al rapporto tra contagi e decessi della Sicilia, rispetto al resto d’Italia.
Infatti il 4 giugno scorso è stato rilevato come sia stato possibile che dal 25 aprile al 3 giugno 2022, la Sicilia sia risultata nella graduatoria nazionale dei decessi per Covid prima, seconda o terza per ben 27 giorni su 40, malgrado livelli di contagio mai superiori alla quarta posizione, ed addirittura per 25 giorni pari o inferiori alla sesta posizione?
Nessuno ha risposto al quesito, peraltro già preceduto da richieste simili relative ai periodi precedenti, ed oggi siamo ad un evidente peggioramento della situazione.
Infatti nel periodo dal 3 giugno al 12 luglio, la Sicilia si è classificata al primo posto per decessi per ben 10 giorni su 40 (il doppio rispetto ai 40 giorni precedenti) e complessivamente per 31 giorni su 40 (4 in più del periodo precedente) è stata prima, seconda o terza quanto a decessi, malgrado livelli di contagio di gran lunga più bassi di altre regioni, con meno decessi.
Ed è proprio questo il punto.
Perché la Sicilia, con tassi di contagio al massimo da terzo posto, per soli 5 giorni su 40, ed il resto dalla quarta posizione fino alla sedicesima, per ben 35 giorni, deve registrare decessi in maniera quasi costante che la classificano dal primo al terzo posto nella graduatoria delle regioni italiane?
Quale ne è la causa?
Errori nelle rilevazioni, non solo come già pubblicamente riconosciuto di natura numerica, ma di
attribuzione delle cause dei decessi?
Anomalie o cause di varia natura?

Domande legittime e fondamentali a cui nessuno fino ad ora ha ritenuto di dare risposta e soprattutto di dare chiarezza.
Alla faccia della trasparenza, della correttezza e del buon governo che, in Sicilia, appare del tutto
latitante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *