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Ong, indagini e polemiche: scoppiano i veleni tra la procura di Catania e quella di Siracusa

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Dopo i veleni sfociati tra la politica e la magistratura siracusana, in cui è coinvolta anche la Procura di Messina che sta indagando su dei magistrati del palazzo di giustizia aretuseo, ora scoppiano i veleni tra le procure di Siracusa e quella di Catania. S’innescano a sua volta nella battaglia politica ingaggiata in Parlamento tra il ministro degli Esteri di Angelino Alfano, il PD, il M5 e la Lega provocate dalle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e ora dalle “difese d’ufficio” del procuratore di Siracusa, Francesco Poalo Giordano. Ma negli ambienti politici romani sulle accuse e le smentite nelle tematiche delle Ong tra il procuratore di Catania e quello di Siracusa si susseguono le domande sui perché e lo scopo di montare un caso se non ci sono le condizioni giudiziarie, almeno apparentemente, secondo le affermazioni del procuratore di Siracusa Giordano davanti alla Commissione Difesa del Senato; ma all’orizzonte spirano i venti di guerra e appaiono ombre e dubbi su tutta la vicenda che rischia di mettere in difficoltà il governo Gentiloni e il sospetto di mirare ad anticipare la crisi per andare subito a nuove elezioni.

Il Procuratore Giordano ha decisamente smentito il suo collega di Catania Zuccaro e ha chiaramente detto che “non ci risulta, per quanto riguarda asseriti collegamenti obliqui o inquinanti con trafficanti, né per quanto riguarda Ong né parti di Ong. Non abbiamo avuto nessun elemento investigativo, eppure sono centinaia di persone”. Smentita che avvolgerà di contraccolpi pesanti il colloquio programmato per il procuratore catanese che sarà sentito dal Csm e le schermaglie che secondo alcuni ambienti politici e giudiziari appaiono di primo acchito variegati e diretti a obiettivi giudiziari e politici “paralleli ma diversi”.

Per gli addetti ai lavori del ministero degli Interni, si opera in un’area, geografica e giuridica, che è di competenza dello Stato italiano per mettere ordine nel settore. La relazione è intorno al programmato “tavolo militare e Ong”, un’eventualità che al momento pare difficile visto anche il tono degli attacchi nei confronti delle organizzazioni umanitarie è forte e hanno innescato una serie di veleni tra le due procure siciliane ed elementi governativi che potrebbero avere ripercussioni a ventaglio. Ma rimane comunque in piedi l’indagine catanese del procuratore Carmelo Zuccaro, anche senza i necessari riscontri investigativi di cui ha parlato il procuratore Giordano. Polemica che è destinata ad aggravarsi nella logica dell’uno contro l’altro.

Concetto Alota

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