Onlus Mediterraneo Sicilia Europa, il teatro come strumento di integrazione
Catania, 1 ottobre 2020 – L’arte, il teatro in questo caso, come strumento per aiutare i più deboli. Per favorire l’integrazione dei migranti e sviluppare nuove forme di socialità.
Si concluderà con uno spettacolo vero e proprio, dal titolo “My home is where my heart is”, messo in scena in un grande teatro, il corso di recitazione tenuto da Raffaele Furno per gli ospiti migranti della Locanda del Samaritano di Catania.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Mediterraneo Sicilia Europa, rappresenta soltanto l’ultima iniziativa in ordine di tempo, realizzata nel territorio siciliano, e catanese in particolar modo, dalla Onlus che si prefigge di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso progetti per contrastare le povertà estreme, progetti di formazione e studio per minori e neo diciottenni residenti e migranti e, ancora, mostre di arte contemporanea, convegni e pubblicazioni.
Un’intensa attività che nella città etnea è messa in campo con la Locanda del Samaritano Catania e l’instancabile passione di padre Mario Sirica. Insieme, le due realtà hanno realizzato e portano avanti quotidianamente, per migranti e residenti in difficoltà, uno sportello d’ascolto e consulenza psicologica, iniziative di orientamento scolastico, professionale e ai corsi di formazione, sostegno e assistenza allo studio di diverse materie e scuola di italiano per i migranti. Numerosi anche i corsi e i laboratori volti a favorire la scoperta progressiva delle proprie attitudini, a incoraggiare la propria creatività̀ e positività̀ e a sostenere l’autoriflessione. Tra questi, appunto, il laboratorio teatrale avviato da marzo 2020 e che culminerà con lo spettacolo di dicembre prossimo.
Tra le iniziative di grande successo, anche due progetti finanziati dall’Unione Buddhista Italiana: il primo che si è svolto nel 2018, “L’inclusione passa dai banchi di scuola, ovvero corsi di formazione per minori migranti non accompagnati per cui l’associazione Mediterraneo Sicilia Europa onlus si è avvalsa della collaborazione del Centro di formazione professionale Oda (Opera diocesana assistenza).
Il secondo, in pieno svolgimento, si intitola “Dai bisogni ai sogni nella Locanda del Samaritano”, localizzato a Catania e, più̀ in generale, in Sicilia, relativo alla povertà̀ educativa e sociale degli adulti che implica in molti casi la difficoltà di integrazione.
Precisa Emma Averna, presidente della onlus Mediterraneo Sicilia Europa: “L’associazione basa la sua attività su quattro dimensioni operative: “Apprendere per comprendere, ovvero per acquisire le competenze necessarie per vivere nel mondo di oggi. Apprendere per essere, ovvero per rafforzare la motivazione, la stima in sé stessi e nelle proprie capacità, coltivando aspirazioni per il futuro e maturando, allo stesso tempo, la capacità di controllare i propri sentimenti anche nelle situazioni di difficoltà e di stress. Apprendere per vivere assieme, o la capacità di relazione interpersonale e sociale, di cooperazione, comunicazione, empatia, negoziazione. In sintesi, tutte quelle capacità personali (capabilities), essenziali per gli esseri umani in quanto individui sociali. Infine, apprendere per condurre una vita autonoma e attiva, rafforzare le possibilità di vita, la salute e l’integrità̀, la sicurezza, come condizioni “funzionali” all’educazione”.