Operazione Beta, Roberto Cappuccio accusato di un tentativo di estorsione
Sarà interrogato per rogatoria dal gip del tribunale di Siracusa l’imprenditore Roberto Cappuccio, coinvolto nel blitz dei carabinieri, nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Beta”, portata a termine a Messina. Nei confronti dell’imprenditore siracusano, il Gip del tribunale peloritano ha emesso una misura cautelare in carcere. «L’unico reato addebitato a Cappuccio – spiega il legale difensore, avv. Bruno Leone – è, in concorso con altri, una tentata estorsione nei confronti di tale Giannetto, con l’aggravante del metodo mafioso. Cappuccio è, pertanto, estraneo, a tutte le altre contestazioni contenuta nell’ordinanza».
I fatti oggetto della contestazione risalgono al 2013 ed originariamente erano stati qualificati in esercizio arbitrario delle proprie ragioni aggravato. L’indagato è in attesa che venga fissato l’interrogatorio da parte del giudice per le indagini preliminari di Siracusa, che lo minterrogherà per rogatoria. La difesa di Cappuccio ha già preannunciato di volere proporre ricorso al tribunale del riesame per la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
C. A.