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OPERAZIONE “BLIZZARD/FOLGORE”: 17 ARRESTI E SEQUESTRI PER 25 MILIONI, SMANTELLATA RETE DI ‘NDRANGHETA TRA FRODI, USURA E TRAFFICO DI ARMI

Un duro colpo alla ‘Ndrangheta è stato inflitto con l’Operazione “Blizzard/Folgore”, condotta dai Carabinieri del ROS in collaborazione con i comandi provinciali di Crotone, Milano, Verona, Bolzano, Napoli, Perugia e Caltanissetta. L’azione investigativa, coordinata dalla DDA di Catanzaro e supportata dalle Procure di Trento e Venezia, ha portato all’arresto di 17 persone, accusate di associazione mafiosa, estorsione, usura e traffico di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.

L’inchiesta si è concentrata su un imprenditore di Isola Capo Rizzuto, considerato il perno di un vasto sistema di frodi fiscali e riciclaggio. Le indagini hanno svelato come la cosca calabrese avesse creato un network di società fittizie e false fatturazioni, principalmente in Lombardia, Veneto e Trentino, per drenare risorse pubbliche e ottenere indebiti crediti fiscali. Questo meccanismo serviva non solo ad arricchire l’organizzazione, ma anche a finanziare i detenuti affiliati, attraverso canali clandestini che permettevano la comunicazione con l’esterno delle carceri.

Parallelamente alle attività economiche, l’operazione ha portato alla luce un imponente traffico di armi gestito dal sodalizio mafioso. Durante le perquisizioni, sono state sequestrate armi da guerra, inclusi mitra e fucili, nascosti in aree isolate. Un ritrovamento significativo è stato un documento manoscritto risalente al 1978, contenente rituali della ‘Ndrangheta, sepolto accanto a un arsenale. Questo dettaglio sottolinea la doppia natura della criminalità organizzata, che mantiene legami con le tradizioni arcaiche, ma si evolve costantemente per infiltrarsi nell’economia legale.

Oltre agli arresti, è stato eseguito un sequestro di beni per un valore di 25 milioni di euro, che ha coinvolto 23 soggetti e numerose società sparse tra l’Italia e la Svizzera. L’inchiesta ha evidenziato come i fondi illeciti fossero reinvestiti in attività apparentemente legali, consolidando la presenza della ‘Ndrangheta in settori strategici.

Questa operazione conferma l’efficacia della cooperazione tra procure e forze dell’ordine, ribadendo la pericolosità della ‘Ndrangheta, che continua ad essere la più potente organizzazione criminale in Italia e all’estero. Le indagini proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

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