Operazione Euripide, arrestate altre due persone
Sale a venticinque il numero delle persone coinvolte a vario titolo nell’operazione antidroga denominata Euripide e Mammona. Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusacon la collaborazione dei Carabinieri di Milano hanno tratto in arresto ulteriori 2 soggetti, in attuazione dell’ordinanza dicustodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Catania. Si tratta di una donna e di un cittadino marocchino, pregiudicati, che sono stati rintracciati e sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, la prima a Siracusa e il secondo a Milano. Le manette sono scattate ai polsi di Alessandra Lucia Bellomo di 30 anni, siracusana, indicata come una dei corrieri della droga, e il marocchino Mehdi Amraouiel di 31 anni, nullafacente, ritenuto il punto di riferimento della famiglia Messina a Milano per l’approvvigionamento di hascisc.
Intanto, sono proseguiti nel carcere di Cavadonna, dove sono detenuti da venerdì mattina, gli interrogatori di garanzia nei confronti delle nove persone coinvolte nell’operazione antidroga dei carabinieri, denominata “Euripide e Mammona”, alle quali è stata applicata la misura cautelare in carcere.
Il Gip del Tribunale di Catania, Loredana Valeria Ketty Pezzino, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico delle trenta persone a vario titolo coinvolte nell’inchiesta, è tornata alla casa circondariale di Siracusa per completare il quadro degli interrogatori. Ieri mattina sono comparsi dinanzi al giudice, altri cinque indagati, tre dei quali hanno preferito fare scena muta. Si tratta del 32enne Carmelo Tagliata (indicato come uno spacciatore al dettaglio), del 33enne Vincenzo Latina (preso quattro anni fa a Napoli con un chilo di cocaina) e del 38enne Alessandro Talio (considerato uno dei corrieri della droga e per tale motivo arrestato nel 2011 con un carico di cocaina acquistata in Calabria), difesi dagli avvocati Giorgio D’Angelo e Junio Celesti. Gli altri due indagati, Carmelo Minimo di 34 anni, ritenuto dagli investigatori il referente della famiglia Messina a Milano, e Ernesto Maiorca di 38, ritenuto uno dei fidi collaboratori dei Messina, difesi dagli avvocati Sebastiano Ricupero e Fabrizio Iaia, hanno inteso rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari chiarendo sostanzialmente la loro posizione rispetto alle accuse che sono state loro mosse