Operazione Gold trash, annullata l’ordinanza per un commercialista
Il tribunale del riesame di Catania ha annullato l’ordinanza con cui il gip del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, aveva disposto la misura interdittiva nei confronti del commercialista Giovanni Confalone. Il professionista è stato coinvolto nell’operazione “Gold trash”, scattata il 3 giugno con la notifica del provvedimento cautelare nei confronti di 14 persone. Il tribunale della libertà ha sostanzialmente accolto le istanze della difesa di Confalone, rappresentata dall’avvocato Antonello Davì, ritenendolo estraneo ai fatti contestati dalla Procura. Anche davanti al tribunale del riesame, il professionista aveva dimostrato di non avere avuto a che fare con la presunta rete di società organizzata per frodare lo Stato. Pochi giorni dopo, Confalone è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari chiarendo la propria posizione con la consegna al giudice di una corposa documentazione con cui ha spiegato non esservi stato nulla di anomalo o di irregolare nella sua attività. Nonostante ciò, il giudice aveva rigettato l’istanza di annullamento dell’ordinanza che è stata, invece, accolta adesso dal tribunale della libertà.
Confalone è stato coinvolto nelle indagini della guardia di finanza nella qualità di amministratore della Igm Rifiuti industriali al momento della risoluzione dei contratti di affitto di ramo d’azienda C.G. Ambiente srl. Per gli inquirenti avrebbe provveduto alla risoluzione dei contratti, un sistema che avrebbe contribuito a impoverire la C.G. Ambiente rendendola, di fatto, “una scatola vuota incapace di onorare i debiti e di perseguire l’oggetto sociale”.