Operazione “Lockdown”, la polizia arresta 160 persone in tutta Italia
La Polizia ha eseguito 160 ordinanze di custodia cautelare in carcere in sei diverse operazioni su tutta Italia, portate avanti simultaneamente. Sono scattate le manette da Nord a Sud. Gli arresti puntano a colpire duramente la criminalità organizzata sotto diversi aspetti, cercando di disarmarla nei settori più utili alla sua sopravvivenza: tra Roma, Salerno e Milano sono stati eseguiti 80 arresti per smercio massivo di sostanze stupefacenti e per spaccio di droga. Solo in Lombardia, 24 persone sono state colpite da un’ordinanza di custodia cautelare tra Milano, Monza e Torino. Nel corso del blitz, gli agenti hanno sequestrato auto, monili e denaro in contante oltre che un maneggio e addirittura alcuni cavalli acquistati dagli indagati con i soldi dell’attività di spaccio. A Reggio Emilia e Catania altri 70 arresti sono stati eseguiti a carico di persone accusate di furto, rapina e reati contro il patrimonio. Sul territorio di Lecco, invece, è stata disarticolata un’organizzazione di ndrangheta calabrese operante in Lombardia e in generale nel territorio del Nord Italia: le catture in corso sono 10 per associazione a delinquere di stampo mafioso. L’inchiesta è stata ribattezzata “Operazione Lockdown” e ha coinvolto 750 agenti su tutto il territorio nazionale, facendo scattare le manette in diversi parte d’Italia, soprattutto nell’ambito dello spaccio di droga portato avanti in particolare nel periodo delle restrizioni a causa della pandemia da Covid-19. Il prefetto di Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia, ha fatto sapere che tutte le strutture investigative della Polizia, in sinergia con l’autorità giudiziaria, hanno collaborato alla realizzazione dell’indagine e sono costantemente impegnate a monitorare l’attività criminale su tutto il territorio nazionale. Il traffico di rifiuti, usura, estorsioni, riciclaggio e frodi fiscali girava tutto attorno a un nome, quello del boss Cosimo Vallelonga. Il suo negozio di arredamento era usato come copertura per le attività illecite secondo l’accusa e attorno a lui sono stati eseguiti 18 arresti dal Gico della guardia di Finanza e dalla polizia contro presunti affiliati ai clan calabresi nella zona del lecchese. Dieci sono finiti in carcere e 8 ai domiciliari.