Nuovo ospedale, l’assessore Moscuzza: “Punta S. Panagia impraticabile”
“La proposta dell’on. Stefano Zito di costruire il nuovo ospedale di Siracusa su Punta Santa Panagia è da ritenere impraticabile, demagogica e chiara espressione di insipienza. L’area in questione risulta ubicata al margine del tessuto urbano e in una zona ad alto valore paesaggistico e archeologico: siamo all’interno delle mure dionigiane e sopra una balza rocciosa”: lo dichiara l’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, intervenendo nel dibattito in corso sul nuovo Ospedale.
“Il regime normativo del piano paesaggistico lo classifica come livello di tutela tre, ovvero inedificabilità assoluta – dice Moscuzza – ricordiamoci che il livello di tutela tre è lo stesso che è posto nel golfo di Siracusa, nel parco della Neapolis e nel parco delle mure Dionigiane e un’eventuale variante urbanistica in questa realtà non competerebbe al consiglio comunale. Siamo di fronte ad un caso simile alla Pillirina: consumo del suolo, area archeologica e paesaggistica, ambientalismo. Il PRG la identifica come area demaniale, per cui non è possibile consumare suolo con interventi edilizi di qualsiasi natura, e una variante urbanistica non sarebbe approvata senza il nulla osta della sovrintendenza”.
Altro aspetto toccato è quello dei collegamenti. “Per quel che riguarda la viabilità – aggiunge l’Asssessore – quell’area è limitata da una vecchia strada senza alcuna arteria d’ingresso a Siracusa, e la via Franca Gianni, che poi diventa via traversa di Belvedere, non consente un collegamento agevole con l’ingresso da Siracusa nord (Targia); la sezione stradale nella parte d’innesto con via traversa di Belvedere e viale Scala Greca non supera i 7 metri di larghezza e si trova chiusa tra la recinzione del parco dionigiano e l’edificato esistente. Grande criticità sarebbe l’accesso viabile da più punti strategici a quest’area che risulta strozzata da una forte pressione edilizia con viabilità esistente ad alta criticità, e non adatta a dinamiche di urgenza-emergenza. Al contrario, l’area identificata alla Pizzuta, risulterebbe più adatta ad ospitare un intervento così importante, vista la possibilità dell’immediato collegamento con viale Scala Greca, arteria d’ingresso a Siracusa da nord e i molteplici punti di accesso al sito da parte di viabilità già esistente. L’area ospedaliera individuata in zona Pizzuta, così come approvata dal Consiglio Comunale e in precedenza dal PRG, rafforza il progetto di accentramento delle strutture ospedaliere e riqualifica un tessuto urbano vocato a diventare polo sanitario.
L’eventuale risparmio in termini economici, prospettato a vantaggio di questa ipotesi, comunque impercorribile, non servirebbe a sanare le eventuali spese astronomiche per garantire una normale e articolata accessibilità”.
Conclude Moscuzza: “La proposta è da ritenersi inoltre poco riguardosa nei confronti di una libera scelta del Consiglio comunale, che, con grande senso di responsabilità e dopo una articolata disamina, sia in commissione consiliare urbanistica che in aula consiliare, si è assunto l’onere di effettuare la scelta dell’area, così da mettere fine ad una telenovela che, se fosse continuata, avrebbe messo a rischio il relativo finanziamento. Ci rendiamo conto che nella logica di certe rappresentanze politiche le logiche decisionali trovano il loro habitat naturale sulle piattaforme più disparate o nelle iniziative calate dall’alto, ma noi continuiamo a credere che l’aula del civico consesso rappresenti, ancor oggi, l’unico luogo deputato ad assumere decisioni rispondenti alle esigenze della collettività amministrata. Non trascurabile appare anche la circostanza che la scelta della Pizzuta, zona dove costruire il nuovo ospedale, coincide con la stessa effettuata da un altro consiglio comunale, in occasione dell’approvazione del Piano Regolatore Generale nell’anno 2007.
In entrambe le occasioni c’è stata una chiara valutazione politica: quella cioè che il nuovo ospedale doveva essere inserito all’interno della struttura urbana. A quelli, pochi o tanti, che continuano a sostenere idee diverse, sarebbe opportuno che si convincessero a farsene una ragione.
Per finire, suscita perplessità, e non vogliamo andare oltre, che tale iniziativa sia venuta fuori a distanza di tanti mesi dall’approvazione in consiglio comunale dell’orientamento sulla scelta dell’area del nuovo ospedale a Siracusa, ma soprattutto la circostanza che tale enunciazione venga proposta nel periodo in cui, tra l’Amministrazione Comunale e l’Azienda Sanitaria Provinciale, è in atto un proficuo confronto tecnico-amministrativo, utile ad accelerare l’iter per la realizzazione dell’opera”.