Proposto un tavolo tecnico per l’infanzia
Il Consiglio comunale torna in aula alle 18.30 per continuare a trattare la relazione del Difensore dei diritti dei bambini. Ieri sera, dopo l’intervento dell’avvocato Carla Trommino e quelli di alcuni consiglieri, è venuto infatti meno il numero legale. In apertura dei lavori i consiglieri Castagnino, Sorbello e Impallomeni hanno sollecitato il Presidente Armaro sulla necessità di prevedere una seduta di “Question time”: sul punto Armaro ha rinviato ad una specifica richiesta in tal senso da parte di tutti i consiglieri in quanto il question time non è uno “Strumento non previsto dal Regolamento comunale”.
Il consigliere Bonafede, invece, ha letto in aula un documento in cui, tra l’altro, ha denunciato presunte irregolarità nella gestione, da parte del presidente Armaro, della precedente seduta consiliare.
Il Difensore dei diritti dei bambini, Carla Trommino, ha relazionato sulla attività svolta dal suo ufficio. “Un anno vissuto in solitudine – ha detto- ma che spero possa essere gettato alle spalle perché in questo scorcio finale di legislatura molto dell’avviato può essere concluso in questi mesi”. Trommino ha ricordato al Consiglio “Il mancato coinvolgimento dell’Ufficio negli atti di indirizzo che riguardano l’infanzia pur essendo previsto come obbligo” ma anche rivendicato la “Nascita dell’Osservatorio sui diritti dell’infanzia, così come l’imminente ricostituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, la cui elezione avverrà il prossimo 6 marzo. Per esso propongo un fondo da alimentare con i proventi di multe da irrogare ai consiglieri che si dovessero rendere protagonisti di atti di violenza verbale nell’espletamento del mandato istituzionale”. Trommino ha poi parlato di emergenza scolastica, sotto il profilo delle carenze edilizie e delle problematiche del dimensionamento, ricordando “le carenze di un sistema in cui non viene svolta nessuna azione di controllo e di vigilanza sul rispetto dei limiti di capienza strutturali, chiaramente indicati nei rilevamenti dell’Ufficio Tecnico comunali. Appare pertanto opportuno che venga posto in essere un coordinamento operativo tra l’Ufficio tecnico comunale ed il Provveditorato agli Studi competente per territorio affinché non venga lasciato alcun margine di discrezionalità al singolo Dirigente scolastico in ordine al rispetto dei limiti di capienza”.
Il Difensore ha poi auspicato la nascita di un “Tavolo tecnico istituzionale per l’infanzia e di un Piano Integrato” allargato a tutti i rappresentanti istituzionali che possono recitare un ruolo attivo in materia. “Alla luce dello stato di regressione in cui sono sprofondate le politiche dell’infanzia in città, nella profonda convinzione che l’infanzia necessiti di una risposta organica da parte di tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte, auspico che il Consiglio comunale emani un atto di indirizzo in cui l’Amministrazione viene invitata a procedere a una prima urgente convocazione del Tavolo anche perché le difficoltà di comunicazione e la mancanza di una chiara distribuzione dei compiti rappresentano al momento il più grande ostacolo alla promozione di una efficace politica di sostegno all’infanzia in città”.
Sugli asili nido Trombino, in vista della prossima scadenza del bando di gara per l’assegnazione della loro gestione, ha proposto “La costituzione di un tavolo tecnico nella stessa composizione della commissione esaminatrice delle richieste di accreditamento degli asili nido, con il compito di valutare efficienza e qualità del servizio”.
Ultimo tema affrontato quello delle famiglie assegnatarie per le quali, per le annualità 2017/2018, “Si è giunti al traguardo negativo di una previsione generale di spesa annua di appena 2.400 Euro complessivi, per mancanza di fondi di bilancio. La normativa prevede che per il sostegno venga erogata la somma di 400 euro mensili per ogni famiglia: si tratta di un’omissione che può essere perseguita nelle competenti sedi giudiziarie con conseguente aggravio dei costi in capo all’Amministrazione”.
Successivamente alla relazione di Trombino sono intervenuti i consiglieri Salvo Castagnino che prendendo spunto dalle comunicazioni del Difensore ha parlato di “Inadempienze dell’Amministrazione che evidentemente aveva altre priorità. Avere assegnato alle Politiche educative un Ufficio che deve continuare a rimanere di competenza delle Politiche sociali è stata una scelta sbagliata”; Salvo Sorbello, invece, ha lamentato l’assenza in aula del Sindaco e della Giunta nella sua interezza perchè “Quello dell’infanzia non è un tema settoriale, riguarda trasversalmente tutte le rubriche. Il mio giudizio, positivo sull’Ufficio, è critico verso l’Amministrazione non solo per la riduzione delle erogazioni ma per la complessiva politica portata avanti in alcuni settori, ad esempio in materia di edilizia scolastica”; sulla relazione, positivo anche il giudizio del consigliere Cetty Vinci, per la quale “Adesso occorre portare avanti le sollecitazioni emerse dalle comunicazioni del Difensore. Occorre intervenire in maniera decisa non solo sui temi dell’infanzia ma anche su quelli della scuola, essendo questo il principale ambito di riferimento”; per Alberto Palestro, infine, “Se responsabilità ci sono nelle criticità emerse dalla relazione del Difensore esse vanno ricercate non solo nella Giunta. Il Consiglio avrebbe potuto avere un ruolo suppletivo se fosse stato messo al corrente: investire sull’infanzia, infatti, è un dovere perché dobbiamo preparare il futuro delle nuove generazioni”.
Dopo l’intervento di Palestro la verifica del numero legale: si torna in aula alle 18.30 per continuare con la discussione sulla relazione e per trattare l’altro punto all’ordine del giorno, quello riguardante il “Dimensionamento scolastico”.