Pachino, il Consorzio Igp partner di Legambiente
Il Consorzio Igp Pachino lancia un campo estivo per la riqualificazione del territorio insieme con Legambiente, per valorizzare il territorio, difenderlo dalle deturpazioni delle discariche abusive e creare un rapporto identitario con la popolazione. L’idea di valorizzare il territorio attraverso la sua riqualificazione è da tempo attuata dal circolo pachinese di Legambiente, che con il campo estivo compie un passo in più: associare alla fruibilità e alla bellezza di un territorio spesso trascurato, la sua vocazione identitaria con l’agricoltura d’eccellenza. Il campo, infatti, si svolgerà all’interno di alcuni appezzamenti agricoli; i volontari saranno guidati, attraverso sistemi di localizzazione satellitare, macchine fotografiche e biciclette, a mappare e rintracciare le discariche abusive che ricadono nel territorio tra Pachino e Portopalo; a questa prima fase ne seguirà una seconda che prevede il ripristino ambientale riguardante gli scarti di natura agricola e serricola. I volontari saranno inoltre guidati ad una maggiore conoscenza del territorio sia attraverso la visita di zone archeologiche, che attraverso momenti di confronto con gli agricoltori. In tutto questo il Consorzio Igp è partner e sponsor. “La proposta del circolo Legambiente ‘Scieri e muciari’ di Pachino ci è sembrata rilevante- spiega il Presidente del Consorzio Pomodoro di Pachino Igp Sebastiano Fortunato- perché finalizzata a mettere in rete i diversi attori del territorio attorno a un unico obiettivo: la sua conoscenza, fruizione e valorizzazione. Credo che attraverso queste esperienze si possano ottenere risultati diffusi e incisivi”. “Il campo di volontariato che per la prima volta si svolgerà a Pachino dal 20 al 30 agosto- spiega Salvatore Maino presidente del circolo Legambiente Pachino Scieri e Muciare- è un’esperienza di vita comune, nella quale i partecipanti provenienti da regioni diverse, lavoreranno su un progetto ambientale condividendo anche tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalla preparazione dei pasti alla pulizia dell’alloggio. Per i volontari sarà un’opportunità di incontro, di svago e di conoscenza. Avranno insomma la possibilità di conoscere il nostro territorio e di confrontarsi con le nostra cultura, soprattutto di contribuire con il loro lavoro, a migliorare le condizioni del nostro territorio. Un territorio che, non ci stancheremo mai di denunciarlo, è fortemente in pericolo, ma che vogliamo assolutamente riconsegnare al suo antico splendore”.
Emanuela Volcan