Pachino, sigilli a una villa costruita al posto di un magazzino
Era sorta una villa di grandi dimensioni laddove prima c’era un terreno destinato a verde agricolo con un magazzino. Sono scattati i sigilli, quindi, per l’immobile abusivo sito in contrada Chiusa Garrano Carrubella nel territorio di Pachino. L’operazione è stata portata a compimento dai poliziotti del commissariato di Pachino e dagli agenti di polizia urbana dello stesso centro agricolo, che hanno fatto scattare la denuncia nei confronti del proprietario, Gabriele Giuliano di 33 anni, figlio del presunto boss di Pachino, proprietario dell’immobile anche se ancora la vendita non era stata perfezionata. Deve rispondere dei reati inerenti l’abusivismo edilizio.
L’indagine è scattata a seguito di un sopralluogo effettuato nelle campagne di Pachino dove è emersa la presenza di una villa di grandi di 276 metri quadrati. Ad un ulteriore approfondimento tecnico, quell’immobile sarebbe stato costruito abusivamente. Sono,l quindi, scattate le verifiche sulla proprietà del terreno che risultava essere un signore non residente a Pachino. Questi ha riferito agli investigatori di avere promesso di vendere il terreno alla famiglia Giuliano, e di attendere solo il perfezionamento dell’atto. L’attività d’indagine appurava che, in contrada Chiusa Garrano Carrubbella, erano in corso lavori di edilizia in difformità a quanto previsto dalla legislazione che la regolamenta.
In buona sostanza, in quel terreno, destinato a verde agricolo, un magazzino era stato trasformato in una lussuosa villa, apportando sostanziali modifiche all’originale concessione edilizia. L’immobile è stato posto sotto sequestro penale.