Palasport di Priolo, la proprietà in cerca di acquirenti
“E’ arrivato il momento di fare chiarezza e riportare il palazzo dello sport di Priolo, patrimonio di tutto lo sport siciliano, ai fasti di una volta”. L’appello è lanciato dalla società “Basket La Cittadella srl”, proprietaria del palazzetto dello sport priolese, un autentico monumento realizzato nel 1990 e che per lunghi anni è stata palcoscenico delle imprese della Trogylos femminile nel campo della pallacanestro.
In un documento è stato posto all’attenzione dell’opinione pubblica il contenuto della recente assemblea dei soci che ha eseguito la nomina del nuovo liquidatore e legale rappresentante, Salvatore Limer, che subentra a Nicolò Natoli, prematuramente scomparso. Limer avrà il difficile compito di “riportare ordine nella gestione della struttura sportiva della società, riacquistando, in primo luogo, la disponibilità materiale della stessa, nei confronti di soggetti che si assumono essere titolari di diritti di godimento”. Il riferimento è alla disputa legale con la Trogylos che vanta il diritto di proprietà per averla usucapita.
L’obiettivo della “Basket La Cittadella” è, in questa fase, quello di “rendere fruibile l’impianto a favore di tutte le associazioni sportive che ne faranno richiesta o anche di associazioni con scopi sociali, senza riconoscimenti di privilegi a favore di questa o quell’associazione sportiva”. Al contempo, al nuovo liquidatore è stato assegnato il compito di ricercare soggetti, sia pubblici che privati, interessati all’acquisizione dell’intera struttura, “tenendo conto dell’esposizione debitoria della società e delle necessarie opere di ristrutturazione dell’impianto”. In attesa della decisione del giudice del tribunale di Siracusa sulla definitiva estinzione della procedura esecutiva a cui conseguirà la riconsegna della struttura alla società, l’assemblea dei soci fa appello al coinvolgimento sia degli enti pubblici locali sia del ministero dello sport ma anche degli enti sportivi nazionali per “iniziare a utilizzare appieno la struttura ed eseguire l’intero programma di recupero e di risanamento”.