Palazzolo, consigliera comunale estromessa. Italia Viva: “Resa dei conti politica”
Estromissione della Consigliera Licitra dal Consiglio Comunale di Palazzolo Acreide, Tiziano Spada (Italia Viva): “portata a termine una resa dei conti politica con l’avallo dell’assessorato agli Enti Locali”
“Siamo vicini alla consigliera comunale di Palazzolo Acreide Giulia Licitra, estromessa dalla massima assise cittadina in virtù di una erronea interpretazione normativa, con la complicità dell’assessorato regionale agli Enti Locali”.
Ad intervenire sono i coordinatori provinciale di Italia Viva Tiziano Spada e Alessandra Furnari commentando la recente decisione adottata dal Consiglio Comunale di Palazzolo Acreide ai danni della consigliera Giulia Licitra, già sostituita con il primo dei non eletti.
“Alla consigliera Licitra è stato contestato di avere un debito nei confronti del comune di Palazzolo Acreide, debito che in realtà, essendo stato oggetto di una mediazione con lo stesso ente, ha determinato una regolare rateizzazione che la Licitra – ricordano i coordinatori – ha sempre tempestivamente onorato”.
“Oggi – proseguono i coordinatori di Italia Viva Siracusa – con questa decisione, il Consiglio Comunale si è assunto la responsabilità di avviare un vero e proprio contenzioso con Giulia Licitra che, ovviamente e a ragione, impugnerà nelle sedi opportune l’ingiusta decisione di cui è stata vittima”.
“Per la gestione di questa vicenda, dai contorni molto oscuri e sui quali pende l’ipotesi di un grave reato di falso, chiediamo le dimissioni dell’assessore regionale agli Enti Locali Bernadette Grasso – continuano Tiziano Spada e Alessandra Furnari – ma soprattutto presenteremo, attraverso l’On. Giovanni Cafeo, un’articolata interrogazione parlamentare al fine di riportare la necessaria chiarezza e trasparenza”.
“Ricordiamo infine al sindaco Gallo, orgoglioso portavoce della “padanità” in salsa iblea – concludono i due coordinatori di Italia Viva Siracusa – che c’è una comunità da governare e da sostenere in un momento davvero difficile e l’unico modo per farlo è attraverso il coinvolgimento di tutti, non certo provando in ogni modo ad eliminare le poche voci di dissenso presenti sul territorio”.