Pallamano, Albatro Siracusa mai così in alto
Tre vittorie interne e qualificazione alla poule ammissione ai playoff scudetto. Mai l’Albatro Teamnetwork Siracusa era arrivata così in alto nella sua storia. Negli spareggi del 17, 18 e 19 aprile a Chieti proverà a conquistare un posto per le semifinali tricolore. Il successo casalingo della vigilia di Pasqua sul Fondi, 29-21, ha consentito ai bianconeri di staccare il pass per l’appuntamento abruzzese in programma tra dieci giorni. “Siamo contenti ma non ancora paghi – ha detto il tecnico Peppe Vinci – Vogliamo di più. Siamo già entrati nella storia di questo club ma possiamo fare meglio. Andremo a giocarci il triangolare di Chieti con la determinazione e la voglia di chi sa che il sogno semifinale scudetto si può realizzare”.
Una delle avversarie dell’Albatro sarà il Carpi, qualificato, così come la squadra siracusana, con una giornata di anticipo, nel girone B grazie al successo casalingo sull’Ambra. Emiliani a quota 18 punti, 12 in più dell’Estense. Lotta aperta, invece, nel girone A fra Trieste e Pressano. Si deciderà tutto nell’ultimo turno, spezzettato tra domani e sabato. I giuliani, in anticipo televisivo, affronteranno in casa mercoledì il Bozen, mentre il Pressano, sabato, sarà impegno sul campo del Cassano.
Tornando all’Albatro, la prova di forza messa in atto contro Fondi è valsa una vittoria netta. Non la miglior partita dei siracusani, che hanno comunque distanziato di otto reti gli avversari. “Volevamo vincere e farlo almeno con lo stesso scarto con cui il Fondi ci aveva battuto all’andata – ha sottolineato l’allenatore aretuseo – per dimostrare che quello era stato un incidente di percorso e che noi eravamo comunque più forti. Dedichiamo questo secondo posto alla società, che non ha mai lesinato sforzi, mettendoci nelle condizioni migliori per arrivare a questo traguardo. Lo dedichiamo anche a noi stessi, che ci abbiamo creduto, non disunendoci mai. Ora proveremo a chiudere in bellezza questa fase della stagione, per poi concentrarci sugli spareggi di Chieti”.