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Pallanuoto Champions League, Ortigia a testa alta

Nonostante una prestazione maiuscola, l’Ortigia deve arrendersi alla corazzata Recco, che riesce ad avere la meglio solo nell’ultimo parziale. Piccardo rinuncia a Mirarchi, che aveva giocato nonostante l’infortunio alla mano destra rimediato circa dieci giorni fa in allenamento, sostituendolo con Abela. I biancoverdi iniziano con grande determinazione e giocano a viso aperto, portandosi avanti con Gallo dopo 27 secondi. Il Recco trova il pareggio con Mandic, in superiorità, ma l’Ortigia continua a macinare gioco e si porta nuovamente in vantaggio con un bel tiro di Di Luciano dal lato buono. Sul rovesciamento di fronte è ancora Mandic ad acciuffare il pari con un siluro dalla distanza.

Il primo parziale si chiude in parità. Grande equilibrio anche nel secondo tempo, con Giacoppo che mette la freccia e Ivovic che, con una doppietta in superiorità, porta il Recco avanti a metà gara. Nel terzo parziale la partita si accende, il ritmo è alto e le due squadre ribattono colpo su colpo, gol su gol, quattro per parte, chiudendo sul 7-8 per Recco, prima degli ultimi 8 minuti. Nella frazione conclusiva, l’Ortigia insegue il pari, nonostante la fatica si faccia sentire, ma i liguri difendono bene e allungano fino al 10-7 finale grazie a Younger (in superiorità) e al rigore di Di Fulvio. Alla fine vince il Recco ma in casa Ortigia c’è grande soddisfazione e la consapevolezza di poter lottare con i più grandi.

A fine partita, il commento del portiere Stefano Tempesti, che si concentra sull’ottima prestazione della sua Ortigia: “Abbiamo fatto una grandissima partita, a dimostrazione che siamo una squadra competitiva e alla pari con il Recco. Purtroppo l’assenza di Cristiano Mirarchi si è fatta sentire, soprattutto nel finale, ma siamo all’altezza di questa Champions, lo abbiamo dimostrato ieri e lo abbiamo dimostrato ancor più oggi. Facciamo tesoro di queste partite che ci fanno crescere e ci permettono di affrontare a testa alta anche l’impegno difficile con il Marsiglia. Stiamo dimostrando che non c’è alcuna sudditanza psicologica nei confronti di nessuno. Giocare queste partite è fondamentale per questa squadra, per poter crescere sia come singoli, sia come collettivo. Stiamo dimostrando che meritiamo di stare a questi livelli“.

A fine match parla anche Massimo Giacoppo, che, pur riconoscendo l’ottima prestazione dei suoi, da capitano si rammarica per quello che, a suo avviso, è un incontro che si poteva anche provare a vincere: “Bella partita, abbiamo giocato molto bene, però rimane sempre una gara persa e quindi c’è un po’ di rammarico, perché eravamo lì a giocarcela e alla fine l’abbiamo persa, commettendo degli errori che potevamo evitare. Secondo me, questa squadra può ancora crescere tanto, sotto tanti punti di vista. Comunque, bene, sicuramente abbiamo lottato ma è pur sempre una seconda sconfitta consecutiva e quindi c’è da rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare”.

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