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PATERNO’: IL PREFETTO DISPONE  ACCESSO ISPETTIVO AL COMUNE

lL prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, ha disposto, su delega del ministro dell’Interno, l’accesso ispettivo al Comune di Paternò per “verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso”.

La Commissione “entro tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni”.

Su indagini dei carabinieri della compagnia di Paternò, il 15 aprile del 2024 con l’operazione ‘Athena’ è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 indagati nell’ambito di un’inchiesta sul clan Morabito, legato alla ‘famiglia’ etnea dei Laudani, e presunte infiltrazioni mafiose nella vendita all’asta di terreni e immobili .In totale  sono 49 le persone indagate,.
Tra gli imputati, per voto di scambio politico mafioso, ci sono anche il sindaco di Paternò, Antonino Naso, che ha fatto richiesta di giudizio immediato, un ex consigliere comunale ed ex assessore, Pietro Cirino, e un assessore dell’allora giunta in carica, Salvatore Comis, poi dimessosi, accusato di essere l’uomo di fiducia dell’associazione mafiosa. Il reato ai tre è contestato in concorso con due presunti esponenti del clan: Vincenzo Morabito e Natale Benvenga. Secondo l’accusa lo ‘scambio’ sarebbe stato legato a dei voti ottenuti dalla cosca alle elezioni comunali del 2022 in cambio dell’assunzione a tempo determinato di due persone vicine al clan in un’impresa che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti a Paternò.
   

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