Pochi ispettori del lavoro, l’Ugl scrive al presidente Musumeci
Il personale in servizio all’ispettorato territoriale del lavoro di Siracusa evidenzia le difficoltà ad operare per mancanza di funzionari. L’Ugl si è fatta carico del disagio dei lavoratori ha fatto pervenire una lettera al presidente della Regione siciliana.
“A fronte di una drammatica scia di incidenti sul lavoro – è scritto nella missiva – gli Ispettorato del lavoro non possono operare nell’attività di contrasto alle irregolarità, a causa dell’ormai cronica carenza di organico”. La situazione è preoccupante, sostiene l’organizzazione sindacale perché attualmente sono appena 70 gli ispettori in servizio a fronte di 300 unità previste nella pianta organica in Sicilia. Dal momento che una parte del contingente in servizio è stata adibita a mansioni amministrative per far fronte a una emorragia di personale, dovuta per lo più a pensionamenti. Per rendersi conto di quanto l’attività ispettiva sia in affanno, basta rapportare questo dato al numero di imprese attive in provincia di Siracusa.
Le competenze nel campo della sicurezza e della prevenzione vengono espletate dalle forze dell’ordine Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, è comunque evidente che tutte le situazioni di lavoro irregolari, sulle quali gli ispettori sono chiamati a vigilare, diventano terreno fertile per gli infortuni, venendo meno agli istituti fondamentali quali la formazione obbligatoria per legge, il rispetto dei tempi di lavoro e di riposo, nonché le coperture previdenziali e assicurative.
L’Ugl evidenzia che nella provincia di Siracusa altre imprese che operano in diverse attività produttive nel Polo Industriale con l’impossibilità di far fronte alla complessità di un territorio che vede anche il porto di Augusta, dove è previsto un progetto Hub che andrà a incrementare il volume di traffici nei prossimi anni, un importante distretto chimico e produttivo e un’industria del turismo che occupa migliaia di lavoratori nella stagione estiva, oltre a un capillare tessuto artigianale e all’agricoltura e agroindustria diffusi in tutta la provincia, e per tale immenso bacino lavorativo in provincia di Siracusa sono rimasti in servizio oltre al NIL, il nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri solamente 4 Ispettori del Lavoro i quali, manifestano il proprio scoramento minacciando per fine anno la rinuncia alle mansione ispettive con gravissime ripercussioni per il tessuto economico e per la tutela dei diritti dei lavoratori.
La nostra richiesta, oltre ad accogliere l’appello del personale della I.T.L. di Siracusa, e delle altre provincie, si rivolge al Governo Regionale all’Assessore Regionale al Lavoro come punto centrale per l’aumento del personale per il miglioramento non solo delle condizione lavorative, ma per mettere in campo nuove forze per adempiere alle funzioni di controllo e prevenzione. Sollecitiamo quindi il Governo e la politica ad ogni livello ad impegnarsi in questo senso: non ci può essere un lavoro sicuro in assenza di adeguati controlli sul territorio, e da qui si deve partire”