Poco fa. All’ospedale di Siracusa gli ascensori non funzionano e gli anziani devono rinunciare alla visita di parenti e amici…
“Vedo gli anziani stremati, stanchi, sofferenti, che salgono le scale nel reparto di Geriatria al quarto piano dell’ospedale Umberto primo, che vanno a trovare i parenti”. Così Salvo pochi minuti fa. Ho la mamma ricoverata; non posso salire tutti quei piani a piedi. Ciao, e auguri salutami la mamma; così quell’uomo sofferente di asma dice a suo fratello. E con le lacrime agli occhi si allontana, aspettando che l’ascensore ritorni presto a funzionare. È la realtà in una terra che si definisce a difesa dei più deboli, ma che nei fatti partici è un luogo d’intrallazzi, corruzione e tutto il resto.
In un ospedale gli ascensori si devono riparare al massimo in un paio d’ore e non dopo una settimana. Al quarto piano c’è il reparto di Geriatria e Medicina, dove quasi tutti i pazienti sono anziani ed hanno degli amici e i parenti anche loro anziani, che non possono andare a trovarli; per non parlare poi dei parenti disabili. Uno strazio. Non è una situazione da Terzo Mondo. È molto peggiore; almeno lì non ci sono scale e tutto si svolge nel pianterreno.
Anche la domenica gli ascensori sono fermi, quando il flusso di parenti e amici che approfittano del giorno di festa per andare a trovare i parenti e gli amici sofferenti aumentano; non possono così salire fino al quarto piano.
Una persona con la gamba ingessate a causa di un incidente che doveva salire in Geriatria a trovare un familiare, si è arreso davanti a quella montagna di scale; vedrà il parente quando sarà a casa. Poi durante la settimana gli ambulatori sono nei vari piani e diventa ingestibile la sanità per i cittadini invalidi e/o anziani. L’assurdo è che non si capisce perché non intervengono i tecnici; ci sarà pure un servizio che paghiamo o che i vari dirigenti possono utilizzare un ascensore dedicato. Ma siamo in un ospedale e non in un albergo per ricchi. In tutti gli ospedali, gli ascensori son funzionanti e a Siracusa, da quel che si sente, il malato costa uguale.
“Potevano mettere un offertorio – dice Salvo che ha la manna ricoverata al quarto piano – avremmo pagato l’intervento di manutenzione”. Magari in tutte le chiese e nei gazebo al posto dei referendum di “paglia”, e così gli ascensori dell’ospedale potrebbero funzionare con appena un euro a persona invece di darlo ai partiti.
“Vorrei vedere il Direttore Generale fare quattro piani più volte nello stesso giorno, anzi invitiamolo a salire – dice ancora Salvo – o magari nella predica di oggi il prete di Santa Rita vicino all’ospedale ricordava che a Siracusa nei reparti di chi soffre di più per gli anni, si sale a piedi, facendo vergognare i Dirigenti Asp”. Ammesso che sappiano cosa sia la vergogna.
Concetto Alota
potete andare nelle cliniche convenzionate con soldi pubblici e padroni privati!
e se non vi piace andare al nord o all’estero!
democraticamente nel paese italiano dello stipendificio!
parole del signore degli anelli!