Porto di Augusta: opere infrastrutturali, ZES e Deposito GNL “solo così si produce buona economia”.
Su iniziativa della Sezione Trasporti, logistica ed economia del mare, presieduta da Domenico Tringali, si è tenuto nei giorni scorsi un incontro in Confindustria Siracusa con il Presidente dell’ADSP Sicilia Orientale Andrea Annunziata per fare il punto sullo stato di avanzamento del piano triennale e lo stato dell’arte delle infrastrutture al Porto di Augusta. Presenti molti operatori del settore.“Siamo consapevoli – ha esordito Domenico Tringali – che il Porto di Augusta ha un ruolo determinante per la crescita del territorio e allo sviluppo economico, in quanto al porto sono connessi il suo completamento infrastrutturale, il sistema dei trasporti e la loro intermodalità. Ciò porterà vantaggi all’attività d’impresa e ai traffici marittimi naturalmente secondo logiche eco-compatibili e di pieno rispetto della sicurezza e della legalità”. Anche il recupero del “retroporto” è fondamentale. A questo proposito confidiamo molto sull’avvio della ZES che potrà offrire nuovi orizzonti di sviluppo agli operatori economici grazie al credito d’imposta, con semplificazione e snellimento delle procedure burocratiche”. Per ripristinare un accesso decoroso al porto commerciale, il Presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, si è impegnato ad intervenire presso l’Assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano, essendo le aree in oggetto sotto la giurisdizione dell’ Irsap ex ASI. Secondo il Presidente Tringali “ bisogna dare una svolta al triste capitolo delle bonifiche. Grazie alla sensibilita’ del Sen. Pino Pisani, finalmente apprendiamo che alla Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente è stato attivato un tavolo tecnico permanente per riavviare al piu’ presto le attivita’ di bonifica nella rada di Augusta”.“Altrettanto strategico riteniamo il deposito GNL (gas naturale liquefatto) ad Augusta. Il Governo Italiano, in ottemperanza alle linee UE, ha disposto che entro il 2025 tutti i porti “core” della rete “ten t” dovranno essere in grado di fornire GNL alle navi ed opportunamente distanziati dovranno essere previsti distributori GNL per autocarri sulle reti “core” stradali.“Occorre una buona informazione sul territorio per non creare falsi allarmismi: non si tratta di un impianto di rigassificazione ma di un deposito “small” (di piccola taglia) di 15/30 mila metri cubi”.“Così si va verso la vera “transizione energetica”: l’utilizzo del GNL quale combustibile alternativo al gasolio prevede un abbattimento delle emissioni di zolfo in atmosfera rispettando così i paramentri COP24 e un risparmio economico per le società di navigazione, per non parlare della ricaduta occupazionale sulla cantieristica per la trasformazione dei motori delle navi: in una frase si produrrà “buona economia”.“Oristano, Livorno, Ravenna, solo per fare qualche esempio, hanno già i progetti in itinere per la realizzazione dei depositi di GNL: Augusta rischia di perdere il riconoscimento di porto “Core” se entro il 2025 non sarà dotato di deposito GNL”- ha concluso Tringali.In conclusione il Presidente Bivona ha dichiarato: “poiché ad Augusta siamo ancora in presenza solo di una manifestazione di interesse, senza alcun progetto preliminare, per non scoraggiare eventuali investitori e per fugare ogni ragionevole apprensione per la sicurezza proporremo al Patto Responsabilità Sociale di affrontare il tema coinvolgendo i massimi esperti internazionali della materia anche tramite la costituzione di un Comitato tecnico scientifico”.Piena sintonia e condivisione sono state espresse dal Presidente dell’ADSP Sicilia orientale, Andrea Annunziata.