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Precari del Comune di Siracusa, la Cisl: di sentono emarginati

Top Network, Utilservice e Idealservice fanno 79. È il risultato della somma dei lavoratori di queste tre aziende impegnate in alcuni servizi del Comune di Siracusa. Sono tra coloro i quali trascorrono una vita da precario. Si sentono abbandonati, la politica dia un segnale anche a loro. Lo faccia presto.”
Il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, torna sulla vertenza precariato che riguarda decine di famiglie. Lo fa dopo avere ricevuto una serie di appelli da parte di alcuni lavoratori delle tre aziende.
“Si sentono emarginati, percepiscono poco interesse della politica per le loro vicende – commenta la Carasi – sono cittadini lavoratori di quella società dell’incertezza che, oggi più che mai, ha bisogno di essere compresa e aiutata.
Parliamo di 79 persone, di altrettante famiglie. Non si può continuare a far finta che esistano soltanto in prossimità di un cambio appalto o di una campagna elettorale. Il sindacato vive le loro difficoltà ogni giorno, da sempre.
In questi giorni le donne e gli uomini impiegati in Top Network, Utilservice e Idealservice, che hanno assicurato servizi fondamentali per i cittadini, continuano a gridare di non essere figli di un dio minore.
La politica di ogni schieramento, come è giusto che sia, sta spendendo parole e sta alimentando polemiche sulla vicenda Siam. Il servizio idrico integrato è tra quelli essenziali per il territorio, ha aspetti economici rilevanti e coinvolge un centinaio di lavoratori. Per noi è una delle vertenze importanti.
Chiediamo, però, alla politica di volgere lo sguardo anche verso un altro pezzo della Siracusa precaria – conclude Vera Carasi – Se 22 lavoratori della Top Network saranno a spasso dal 1 luglio, se i 30 della Utilservice e i 27 della IdealService sono ancora in cassa integrazione Covid, è inaccettabile che i politici continuino a disinteressarsi di loro. Se il precariato è una scelta politica per l’Amministrazione comunale di Siracusa, partiti e movimenti dimostrino di essere altro.”

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