Prestito del Caravaggio di Siracusa, Sgarbi: “Adesso azioni legali contro diffamazioni”
È palesemente falso il dipinto, spacciato per un Tiziano, che alcuni anni fa il Comune di Troina, in provincia di Enna, è stato indotto a comprare e per il quale sono stati spesi poco meno di 60 (sic) mila euro.
Lo denuncia Vittorio Sgarbi, storico e critico d’arte, a margine di una polemica nata a Suracusa intorno al prestito del Caravaggio (il “Seppellimento di Santa Lucia”) al Marta di Rovereto.
Su Siracusa Sgarbi contrattacca: “E’ arrivato il momento di difendere, anche attraverso l’ufficio legale della Provincia di Trento, l’istituzione che io rappresento, il Mart. Che piccole associazioni, di cui non si conoscono né i meriti né le finalità, e privati denigratori aggrediscano, con menzogne e sistematiche diffamazioni, anche rispetto ad atti ufficiali di piena collaborazione fra la Regione Siciliana e la provincia di Trento. È inammissibile.
Io non sono soltanto il critico d’arte che esprime posizioni o gusti personali, o chiede opere in prestito, sono il presidente di una istituzione che intende esaltare i monumenti siciliani in relazione con l’arte contemporanea, stabilendo un nesso concettuale ed estetico tra Caravaggio e Burri.
Nessun dubbio,come ha bene inteso il direttore di “Finestre sull’arte”, Federico Giannini, sulla concezione rigorosa e scientifica, con inevitabile valorizzazione della Sicilia, del progetto della mostra, in cui entrano personalità come Cagnaccio di San Pietro, Pasolini, oltre a pittori contemporanei che hanno lavorato nel segno di Caravaggio”.
Sgarbi chiama in causa il soggetto che attorno al prestito ha montato una campagna di disinformazione, diffondendo dati falsi, e cioè Paolo Giansiracusa, un docente dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, lo stesso che, in qualità di consulente, ha indotto il Comune di Troina a sborsare 56 mila euro per un dipinto falsamente attribuito a Tiziano.
Continua Sgarbi : “Il sospetto sulla operazione guidata da Paolo Giansiracusa, nominato consulente del comune di Troina , è alimentato dalla comunità locale attraverso un consigliere comunale di Troina, Maria Fascetto Sivillo, che mi invia una lettera per informarmi della inquietante situazione e della sospetta condotta del Giansiracusa che, con la sua protervia , ha insistentemente stimolato una attenzione sulla sua condotta a Troina con il sostegno a un dipinto certamente non di Tiziano”.
Conclude Sgarbi: “Nell’archivio fotografico di Federico Zeri l’opera è senza incertezza attribuita a anonimo come copia da Tiziano per la quale 56 mila euro sono dieci volte il valore reale . Se si vuole escludere la truffa non si può non valutare l’ingenuità dell’amministrazione comunale che ha deliberato l’acquisto senza valutazioni e perizie di esperti di Tiziano. Una relazione riassuntiva impone alla stampa una attenzione precisa al caso. I documenti in essa citati sono a disposizione”