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Princiotta, Castagnino, Reale: quei politici per i quali si temono ritorsioni

Le vicende giudiziarie di questi giorni che hanno colpito a raffica consiglieri comunali, dirigenti del comune di Siracusa, amministratori di cooperative impegnati in servizio in concessione, hanno fortemente allarmato e indignato la pubblica opinione siracusana. Ma gli aspetti sono soprattutto collegati ad una condizione giudiziaria che riguarda oltre dieci fascicoli d’inchieste in sofferenza sui tavoli della magistratura, inquirente e giudicante, e che riguardano vicende legate all’amministrazione comunale nei suoi molteplici aspetti: fantassunzioni, gettonopoli, servizio idrico, impianti sportivi, asili nido, telesoccorso, Open Land, Pillirina, Ognina, oltre ad altre vicende che si riferiscono a denunce da parte di aziende danneggiate per gare d’appalti, a loro dire, poco trasparenti su manutenzioni e servizi vari, e tanto altri ancora. Tutto ciò ci fa riflettere su alcuni aspetti incidentali che riguardano gli attentati intimidatori a uomini della politica siracusana.

Nell’agosto del 2014 con uno spettacolare atto intimidatorio, dove gli esecutori materiali entrarono durante la notte all’interno del muro di cinta della casa di Simona Princiotta incendiando la sua auto parcheggiata e distruggendola. Questo accade dopo una serie di denunce, per fatti che riguardavano il presunto sperpero del pubblico denaro al Comune di Siracusa, e che la consigliera comunale aveva rappresentato con una serie d’interrogazioni, riguardanti tematiche sugli impianti sportivi, gli asili nido e tanti altri ancora in istruttoria sui tavoli della magistratura.

Nell’aprile del 2015, un sasso di medie dimensioni, forse lanciato per mezzo di una fionda del tipo professionale perché il bersaglio era abbastanza difficile da colpire, frantuma il vetro di una finestra che si affaccia nei giardini dei Marinaretti, dove si trova lo studio dell’avvocato Paolo, Ezechia, Reale, noto esponente politico, già candidato a Sindaco della città e assessore regionale nella Giunta Crocetta.

Nell’agosto del 2015, ignoti s’introducevano all’interno dello studio del consigliere comunale Salvatore Castagnino in via Necropoli Grotticelle, prendendo di mira i faldoni dell’archivio e rovistando tra i suoi documenti riguardanti l’attività di consigliere comunale. Tutti artefici di una serie di denunce alla pubblica opinione e nell’Aula del Vermexio, di fatti che riflettevano la messa a conoscenza e denuncia di situazioni e atti dove s’impegnava il pubblico denaro, e che incontravano la possibile scoperta di “pentole” di acqua sporca che bollivano di nascosto. Dubbi sulla matrice dolosa, anche se a tratti, per l’avvocato Ezechia Paolo Reale e per Salvatore Castagnino, dove il sospetto ha sfiorato la sfera professionale, ma anche il tentativo d’intimorirli dall’azione politica di denuncia. Cosa diversa è stata l’attenzione degli inquirenti nei confronti di Simona Princiotta, più volte minacciata a vario titolo.

Ma oggi i riflessi della reazione per la chiusura delle indagini su alcune inchieste giudiziarie, che hanno preso forma e sostanze proprio dalle denunce della Princiotta, aprirebbero scenari poco rassicuranti anche sulla sua incolumità personale.

Concetto Alota

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