Princiotta: «Quei dubbi sulle delibere di fine anno della Giunta Garozzo»
Su quanto prodotto dall’amministrazione comunale di Siracusa nelle ultime settimane del 2014 si sono addensate troppe ombre, accuse di irregolarità, rischi di illegittimità, sospetti di clientelismo. Abbiamo, peraltro, sulle stesse determine e delibere, sentore di vari ricorsi e di vere e proprie denunzie da parte di singoli cittadini e di quanti si sentono penalizzati. Riteniamo, pertanto, segnale di equilibrio e saggezza chiedere al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di verificare, con il rigore e l’accortezza che occorre, la linearità e correttezza delle procedure utilizzate e, nel frattempo, ritiri in autotutela le stesse determine e delibere – dichiarano Zappulla e Princiotta-. Il percorso positivo di ricostruzione di un possibile e necessario tessuto unitario del Partito Democratico della provincia di Siracusa – precisa Zappulla – passa, peraltro, da una rigorosa verifica programmatica della giunta comunale e, in particolare, dalle questioni su cui maggiore è emersa la divergenza di opinione. Parliamo – affermano congiuntamente Zappulla e Princiotta -della gestione del servizio idrico, del bando sulla raccolta dei rifiuti, delle politiche e sociali e queste determine e delibere sono tra i provvedimenti su cui maggiori sono le riserve e le contrarietà. Spero proprio e confido fiducioso – precisa il parlamentare nazionale – che nelle prossime settimane con il Sindaco e la giunta si possa sviluppare un confronto serio e di merito sulle vicende della città che rimangono, per quanto mi riguarda e ci riguarda, le questioni fondamentali della divisione del partito dell’ultimo anno. Per quanto attiene le determine e delibere in questione nella distribuzione dei contributi sembra venire meno il rispetto degli articoli 12 e 13 della legge regionale n. 241/1990 che testualmente recita: “La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi”; nonché dell’articolo 26 e 27 del decreto legislativo n.33.213 sulla trasparenza, emanato in esecuzione della legge n.190/2012 sull’anti corruzione per il quale: “è obbligatoria la procedura di evidenza pubblica pena la condizione di inefficacia”. La legge in tal senso si presenta talmente severa, che in caso di inosservanza stabilisce l’inefficacia delle delibere effettuate.
L’amministrazione di Siracusa ha erogato centinaia di migliaia di euro chiamandoli “contributi onerosi” alimentando il sospetto di volere aggirare l’ostacolo della legge regionale, legge che ad avviso della stessa amministrazione (erroneamente) si riferiva solo ai contributi.
Così sono state approvate decine di delibere di giunta e determine dirigenziali, erogando denaro a società già a poche ore dalla presentazione dei progetti con misteriosi criteri di distribuzione delle somme e incerti i concetti di trasparenza e legalità.
Risulta difficile, infatti. spiegare alla cittadinanza i criteri secondo i quali viene finanziata un’associazione piuttosto che un’altra.
Invece di contrastare l’antica e mai sconfitta pratica e subcultura clientelare l’amministrazione non avendo richiesto più progetti per la stessa iniziativa l’ha rilegittimata. Anche sui capitoli di spesa utilizzati le riserve non sono poche. Somme residue di bilanci degli anni precedenti destinati a tutt’altra cosa, così come la riserva del sindaco che dovrebbe essere utilizzata per le esigenze d’urgenza, vengono utilizzate per problematiche decisamente futili e poco urgenti come quelle del “Doggy Park”. Mentre si scopre che, dopo avere denunziato di aver ereditato un bilancio catastrofico, di giustificare in tal modo tariffe pesantissime per i cittadini buona parte di questi 600 mila euro, distribuiti sotto forma di patrocini onerosi, sono improvvisamente e d’incanto frutto di rimanenze di bilanci 2008/9/10/11/12.
Nel rispetto della legge, della trasparenza e della legalità, e per tutelare in buon nome dell’intera amministrazione chiediamo, pertanto, – dichiarano Zappulla e Princiotta – che l’amministrazione ritiri in autotutela tutte queste delibere e determine, in quanto inefficaci e in liquidabili, anche per non penalizzare né le associazioni che ne avevano beneficiato né quelle che non hanno avuto l’opportunità di farlo per mancanza di trasparenza. Risulta opportuno, a questo punto, – precisa Simona Princiotta – pubblicare un bando aperto al fine di fare una distribuzione equa nel territorio e poter valutare quali siano le vere esigenze ed i progetti di alto impatto sociale che non dovrebbero penalizzare neanche le problematiche dei quartieri a rischio.
Chiaramente nulla da rimproverare alle società che hanno beneficiato dei contributi ma rimane un dovere difendere chi non lo ha avuto perché estromesso dalla mancata trasparenza delle procedure utilizzate. I contributi comunali hanno uno scopo ben chiaro che è quello dell’impatto positivo sulle condizioni sociali e ambientali dei quartieri e delle zone dove si intende realizzare i progetti. Quando viene dato un contributo ad un centro estivo per bambini dicendo che, in questo modo, nell estate 2015potrà ospitare cinquanta bambini con ISEE al di sotto della soglia minima non si può prevedere che in un quartiere che è tutt’altro che a rischio, come la Pizzuta, ci siano cinquanta bambini con ISEE zero? Allora se il numero sarà inferiore la cifra verrà rimodulata?
Questa amministrazione ha finanziato meritoriamente tanti progetti per bambini. Ma i progetti allegati a queste delibere sono davvero poco dettagliati; ed è poco chiaro come siano state accolte delle richieste fatte appena poche ore prima della stessa delibera. Progetti che hanno visto la firma della determina e che, a nostro avviso, non sono stati vagliati con attenzione.
Tutto questo appare poco trasparente in quanto non è stata data a tutti la possibilità di accedere. Non può passare l’idea , non intendiamo farlo noi e pensiamo che non voglia neanche l’amministrazione che a Siracusa esistono associazioni di serie A e di serie B. Sulla concreta e coerente realizzazione dei progetti – afferma la consigliera comunale – terrò comunque altissima la vigilanza e il controllo.
Attenderemo, dunque, – concludono Zappulla e Princiotta – le valutazioni del Sindaco e della giunta e in assenza di precisi provvedimenti, al solo fine di dissipare ogni dubbio di possibile abuso, ci riserviamo di interessare della questione tutti gli organi di vigilanza, di controllo e di verifica locali e regionali.